Il Teatro dell'Aria: spettacoli di falconeria a Gradara
Conoscete il “Teatro dell’Aria”? Spettacoli di falconeria in vero stile medievale. Dove assistervi? Nel borgo di Gradara, tra “I Borghi più belli d’Italia”.
Indice
La falconeria italiana: dalla falconeria medievale agli eventi a Gradara
Mirabolanti evoluzioni nell'aria sotto il comando esperto del falconiere, questo il “Teatro dell’Aria” che delizia gli spettatori - esperti di uccelli rapaci e falconeria italiana o semplici appassionati e famiglie con bambini - nella cornice medievale della Rocca di Gradara.
La falconeria è un’arte nobile e antichissima, che trae origine in Medio Oriente dalla pratica della caccia per mezzo del falco e altri uccelli rapaci e approda in Europa nel Medioevo, diffusa dagli arabi e portata all’apoteosi dall’imperatore Federico II di Svevia con un miliare trattato sull’arte venatoria.
Dalla falconeria medievale alle evoluzioni aeree degli spettacoli di falconeria il passo è breve ma serio: oggi possiamo “smentire” l’imperatore, in quanto le scuole di falconeria in Italia formano veri e propri artisti, capaci di imbastire spettacoli che attraggono visitatori e appassionati da tutte le regioni.
Dante falconiere nella Rocca di Gradara, tra Paolo e Francesca
La passione di Dante Alighieri per la falconeria emerge chiaramente nella Divina Commedia:
Come il falcon, ch'è stato assai sull'ali/che senza veder logoro od uccello/fa dire al falconiere, oimè tu cali,/discende basso onde si mosse snello”.
(Inferno, Canto XVII)
Non è un caso che proprio la Rocca di Gradara, resa celebre dal Sommo per avervi ambientato il tragico amore tra Paolo e Francesca, sia la sede del Parco Falconeria Gradara, omaggio al poeta falconiere e ai versi che hanno fatto conoscere il Castello di Gradara e lo stesso Comune di Gradara nel mondo.
Sorta come semplice torre di guardia della famiglia Griffo, nel XII secolo, l’architettura della Rocca di Gradara si distingue per gli interventi malatestiani e degli Sforza.
Da ammirare all’interno, gli affreschi di Amico Aspertini (1496-99), la stupenda pala in terracotta invetriata di Andrea Della Robbia (1480) e la pala d’altare del 1484 di Giovanni Santi, padre del grande Raffaello.
Il Teatro dell’Aria di Gradara
Gli spettacoli di falconeria nel borgo di Gradara sono un’esperienza unica, che coniuga le evoluzioni degli uccelli rapaci a una serie molto varia di momenti musicali e intrattenimento, sia diurno che notturno, sotto le stelle.
Cosa vedere a Gradara
Il Comune di Gradara, tra “I Borghi più belli d’Italia”, offre ai suoi visitatori angoli autentici di Medioevo.
Oltre al Castello di Gradara, per le vie del borgo è possibile ammirare altri luoghi suggestivi, a partire dal Museo Storico di Gradara e dal sito delle grotte: un vero e proprio viaggio nel tempo, alla scoperta della storia e delle tradizioni del borgo di Gradara, dal quale si accede direttamente alla magia delle grotte sotterranee.
L’intreccio di cunicoli segreti, nel sottosuolo di Gradara, conduce a ben 16 grotte interpretate come sede di riunioni segrete tra gli eretici del tempo”.
Cosa mangiare a Gradara
Il “bigol” è il piatto tipico di Gradara: appetitosi spaghettoni fatti a mano, conditi con sugo di funghi porcini provenienti dai boschi del Montefeltro, oppure con sugo di Carne Marchigiana.
La bevanda tipica? Il famoso “gemischt” (ghemist), una miscela di vino locale Sangiovese e gassosa, usato come sia come drink di metà mattinata che come fresco aperitivo estivo.
Gradara e dintorni
Visitare Gradara e dintorni significa esplorare il territorio affascinante del Montefeltro, storico ducato che vide esplodere l’arte e il genio di Piero della Francesca e non a caso si estende a cavallo tra le aree geografiche note proprio come “Terre di Piero”.
Nel periodo estivo, ViaggiArt consiglia di fare un salto nella splendida Baia di Vallugola, a Gabicce Mare, all’interno del Parco Naturale di San Bartolo.
Chi desidera dedicare più di un weekend alla visita delle Marche, deve assolutamente godersi un soggiorno a Urbino.
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