Antiquarium di Palinuro
L’antiquarium è posto su uno strapiombo costiero a ridosso di una suggestiva cala in località Ficocella. L’edificio fu realizzato negli anni ’60 grazie all’interesse dell’Ente Provinciale per il Turismo di Salerno, al fine di dare una collocazione alla miriade di reperti archeologici rinvenuti per un succedersi di scavi a partire dal 1948. Sin da subito l’antiquarium evidenziò le sue carenti misure di sicurezza per una serie di furti che convinsero la Soprintendenza Archeologica di Salerno a ritirare i reperti, e conservarli nei depositi del capoluogo provinciale. Da quel momento si aprì un’aspra querelle tra i cittadini e le istituzioni per la riapertura del “museo”: nel 1985 la Soprintendenza, diretta dal prof. Werner Jowannosky, concesse il ritorno dei reperti che vennero, però, esposti presso locali parrocchiali opportunamente allestiti. Dieci anni più tardi erano stati avviati i lavori per la ristrutturazione e messa in sicurezza dell’antiquarium della Ficocella; nel frattempo il materiale antico fu trasferito, di nuovo, nella sede provvisoria in via Indipendenza. Con la fine della ristrutturazione, finalmente, si è posto fine al peregrinare dei reperti che rappresentano solo una parte di quanto è stato riportato alla luce e che ancora giace nel suolo di Palinuro.