Santuario Madonna del Castello
La Chiesa sorse intorno al 1090, sotto Ruggero Borsa, duca di Puglia e di Calabria. La struttura originaria doveva essere molto diversa da quella attuale: l'ingresso era caratterizzato da tre archi ogivali (per ciascuna delle tre navate) che immettevano in un portico, opposto a quello attuale. I frammenti di affreschi raffiguranti il Cristo Redentore, probabilmente parte di un ciclo pittorico, risalgono al '300. L'edificio è stato ricostruito nella sua forma attuale dopo il terremoto del 1693, e completata nel 1769: l'ingresso è oggi caratterizzato da un portale gotico sormontato da una formella del XIV secolo riproducente la "Madonna col Bambino", opera del senese Tino da Camaino. La pianta a croce latina, con volta al posto del soffitto ligneo, e gli interni in stile barocco sono frutti degli interventi settecenteschi. Tra le numerose opere d'arte custodite all'interno, si segnalano due tavole cinquecentesche di Pietro Negroni; le tele del '700 di Genesio Galtieri; il coro ligneo tardorinascimentale, attribuito alla bottega di Giovan Pietro Cerchiaro.