Tempio Italico di Castel di Ieri
Il Tempio Italico di Castel di Ieri è un luogo di culto dei peligni superequani. I resti si trovano ai piedi di una parete rocciosa dove, in passato, era presente una sorgente. L'Area Archeologica, che comprende due templi e si estende su 120x90 m, è stata messa in luce dalla Soprintendenza dell'Abruzzo a partire dal 1987. Il tempio più antico, Tempio "B", datato al IV dai materiali votivi associati, presentava uno zoccolo in pietra con alzato in materiale deperibile. Ad un livello più alto di circa 2 m si sovrappose parzialmente un secondo edificio, Tempio "A", risalente al II secolo a.C. e monumentalizzato nel secolo seguente, come si evince da un'iscrizione a mosaico nel pavimento. Del secondo tempio si conservano il podio in opera poligonale, rivestito da lastre in calcare e accessibile da una scalinata frontale. La cella tripartita era preceduta da un profondo pronao a quattro colonne con capitelli ionici. I tre ambienti erano pavimentati con un mosaico, quello centrale con motivi geometrici, e conservavano sulle pareti tracce di intonaco dipinto. In fondo alle celle erano presenti dei piccoli ambienti o nicchie chiusi da cancellate, che dovevano servire a custodire gli oggetti di culto o gli archivi e il tesoro della comunità. La cella centrale conserva sul fondo il basamento per la statua di culto. Il secondo tempio presentava una ricca decorazione in terracotta, oggi conservata presso il Museo Archeologico Nazionale d'Abruzzo, a Chieti. Sono stati rinvenuti anche frammenti della probabile statua di culto, in marmo bianco, e bronzetti votivi, tra i quali una figura di Ercole.
Info:
Tutti i giorni 9:30/12:30; 16:30/19:30.