Destinazioni - Comune
Casalnuovo Monterotaro
Luogo:
Casalnuovo Monterotaro (Foggia)
Casalnuovo Monterotaro (fino al 1862 chiamata Casalnuovo) è un comune italiano di 1664 abitanti della provincia di Foggia, in Puglia, situato a nord-ovest di Lucera.
Storia
Secondo un documento manoscritto ottocentesco conservato presso la Biblioteca Nazionale di Parigi, il paese fu fondato nel 1466 da immigrati slavi, provenienti dall'opposta costa adriatica.
Il 31 ottobre 2002 un violento sisma ha prodotto ingenti danni al patrimonio edilizio comunale, una situazione che va lentamente migliorando, ma che ha lasciato una profonda ferita e favorito il decremento demografico della popolazione. Guido Bertolaso allora capo della protezione civile nazionale, fu molto vicino alla popolazione e per questo gli venne riconosciuta la cittadinanza onoraria da parte dell'amministrazione comunale.
Società
Evoluzione demografica
Abitanti censiti
Cultura
Persone legate a Casalnuovo Monterotaro
Pietro Parente (1891-1986), cardinale della Chiesa cattolica.
Luoghi da visitare
Chiesa Santa Maria della Rocca
La chiesa Santa Maria della Rocca sorge sull’unico colle del centro abitato, il quale si è sviluppato nel tempo quasi interamente su un antico percorso di crinale, lungo una direttrice nord-sud. Il colle è da sempre conosciuto come “La Cappella”, uno dei quattro quartieri tra i più vecchi, il cui nome gli deriva proprio dalla presenza ancestrale, sul punto più alto, della cappella dedicata alla Madonna della Rocca. È un culto che nasce presso l’abbazia benedettina di Santa Maria de Rocca sulla riva destra del Fortore, fondata da un cadetto divenuto abate della famiglia dei de Rocca, signori di Mons Rotarius, e che accompagna poi il probabile cammino delle genti di Mons Rotarius in abbandono, verso nuove terre fin sopra il vicino colle dell’attuale Casalnuovo. La chiesa domina e sovrasta dal punto più alto dell’abitato l’intero aggregato urbano, si presentava prima del restauro del 2010, completamente rimaneggiata a seguito degli interventi degli anni settanta che videro la demolizione della copertura lignea, della vela campanaria con maioliche policrome e del monastero annesso. I lavori di restauro e di consolidamento seguiti all’evento sismico del 2002, hanno in parte ripristinato l’immagine originaria della chiesa, con la realizzazione della copertura lignea e il recupero della facciata, che nuovamente torna a dominare la larga e ripida salita che dal centro storico sale verso il poggio. La sua erezione potrebbe essere datata intorno alla metà del XVII secolo quando la popolazione del castrum di Mons Rotarius, situato a circa tre chilometri, veniva interessato insieme ad altri centri fortificati della Capitanata dalla generale crisi del Regno ma, soprattutto, dalla grave peste nera e dalle carestie che decimarono la popolazione e desolarono le campagne. Mons Rotarius era un castrum di origine longobarda che insieme ad altri castra della Capitanata, rappresentavano la frontiera longobarda rispetto alla cinta di fortificazioni bizantine dell’altra sponda del fiume Fortore. Dalla metà del XII secolo, il destino del castrum di Monte Rotaro è legato a potenti famiglie feudali normanne, intrecciandosi anche con le vicende che segnarono la vivacità religiosa e l’impegno civile dei monasteri benedettini vicini, tra cui appunto quello di Santa Maria de Rocca che di Monte Rotaro ne incarnò l’identità religiosa e i valori culturali con una propria autonomia giurisdizionale. A tre chilometri circa da Casalnuovo, il monastero Santa Maria de Rocca di Mons Rotarius veniva fondato da Johannes de Rocca, figlio di Rao de Rocca signore di Mons Rotarius dal 1187, appartenente ad una famiglia di Troia (FG) di origine longobarda legata agli Altavilla e sebbene di modeste proporzioni, ebbe un ruolo localmente molto attivo sia per essere il monastero strettamente legato ai suoi fondatori, i de Rocca, signori del castrum, sia per avere una posizione di controllo del territorio su un’importante direttrice della valle del Fortore. Questo legame ancestrale tra il castrum di Monte Rotaro e il monastero di Santa Maria de Rocca segnerà con commovente solidarietà i destini delle due comunità, civile l’una e religiosa l’altra, quando nella seconda metà del XIV secolo, la peste nera li costringerà a trovare nuovi siti per più salubri insediamenti. E la rinascita sull’attuale sito di Casalnuovo prese corpo alla fine del XIV secolo proprio ad opera delle due comunità ancestrali: quella del Castum di Mons Rotarius e quelle del monastero di Santa Maria de Rocca che insieme abbandonarono i loro luoghi di origine per rinascere, sempre insieme, su quel crinale dal quale lo sguardo può comprendere ad ovest il Monte Rotaro e il colle dell’abbazia di S.Maria de Rocca ed ad est il degradare verso la piana di Foggia. È nel 1656 che [...] in seguito a voto popolare per i pericoli scampati della peste si eresse la chiesa di 40 passi sul luogo più alto del sito che per sua stessa natura ben si prestò alla traduzione popolare della Madonna de Rocca in Madonna della Rocca. La costruzione si fermò alle mura perimetrali, mancando della copertura fino al 1712. Costa di una sola nave lunga palmi sessanta e larga palmi trentotto. Nel 1712 in occasione di una sua visita pastorale, il Cardinale Orsini (poi Papa XIII) trovandola diruta e abbandonata, si adoperò per sensibilizzare Tommaso Caracciolo, Marchese di Casalbore e Principe di Torrenova con feudo in Casalnuovo Monterotaro, affinché riedificasse e restaurasse la chiesa di S.Maria della Rocca. Nello stesso anno il Cardinale Orsini, sempre a Casalnuovo, erigeva canonicamente la Confraternita del SS. Rosario, aggregata all’Arciconfraternita di S.Maria sopra la Minerva di Roma, di cui la chiesa S. Maria della Rocca richiamava la semplice facciata, sulla quale si apriva probabilmente un solo loculo centrale che sormontava il portale. Per tale circostanza fu lo stesso Cardinale DI Benevento l’arcivescovo Orsini che, per l’approvvigionamento del materiale necessario, “ordinò la demolizione della Chiesa di S.Barbara della famiglia Caracciolo, una delle sette chiese presenti in Casalnuovo e all’epoca tenuta da un eremita, per dar corpo alla terminazione della Chiesa di S.Maria della Rocca. Nel 1732 la chiesa veniva finalmente consacrata e la data incisa sul portale ne suggella l’avvenuto restauro. L’interno, a navata unica con presbiterio, presenta sei cappelle laterali, tre per lato. In ciascuna di esse, tranne che nella seconda di sinistra ove è situato il Sepolcro del concittadino Cardinale Pietro Parente, è collocato un altare di Vincenzo Ciolla. Il Paliotto dell’altare maggiore è molto simile al pannello centrale del pulpito della chiesa di S.Antonio in Montecalvo: gli altri cinque altari sono simili tra di loro e tutti recano al centro il leone rampante sormontato dalla corona, l’arme della famiglia committente dei Caracciolo, marchesi di Casalbore e principi di Terranova. Essi erano patroni, sempre in Casalnuovo, della chiesa di S.Barbara ove vennero sepolti alcuni esponenti della famiglia. Evidentemente nel 1732, probabilmente a causa del terremoto dell’anno precedente, essi vollero una chiesa più rispondente al prestigio della loro Casata dando, forse, incarico al Ciolla per l’esecuzione di tutti gli altari. Marchese di Casalbore e principe di Torrenova all’epoca del restauro, o della riedificazione della chiesa di S. Maria della Rocca era Tommaso Caracciolo. Nello stesso anno del 1736 venivano dunque apposti i cinque altari minori e l’altare maggiore in “scagliola” di pregiatissima fattura ad opera del maestro Vincenzo Ciolla la cui firma e la data di realizzazione sono leggibilissime in alto al paliotto dell’altare maggiore:VINC. Us CIOLLA. A’. M.te CALVO. F° A.D. MDCCXXXVI. Nel 1739 venne collocata la prima campana, dedicata alla Madonna del Rosario Patrona di Benevento recante l’incisione: Laudo Deum Verum, Plebem Voco, Congrego Clerium. Defunctos ploro, peste fugo, festa decoro. Opu Johannis Cocca Terrae Collis A.D. 1739. Il simbolo effigiato su di essa è JHS, verbum caro factum est. Nel 1741 venne posta la seconda campana dedicata alla Madonna Immacolata e porta la seguente incisione: Per sua devozione Antonio Di Domenico A.D. 1741 Maestro Diego Cocciavillani. D.C.T. d’Agnone. Il simbolo raffigurato è una lucertola. Nel 1746 venne posto sulla nuova cantoria in legno l’Organo del maestro Mauro Gallo costato 1050 Ducati e anche questa pregiatissima opera d’arte reca la firma del maestro napoletano del Settecento. In questa occasione probabilmente veniva chiuso l’oculo di facciata in corrispondenza della nuova cantoria e venivano aperti i due oculi laterali. Nessuna a memoria d’uomo ha mai saputo dell’oculo centrale e nell’immaginario collettivo della popolazione di Casalnuovo, la facciata della Chiesa di S. Maria della Rocca ha sempre avuto i due oculi laterali, fino a quando la mattina del 31.10.2002 il terremoto non determinava l’espulsione e il crollo all’esterno e all’interno, del “tappo” di pietrame dell’oculo centrale, svelando così una terza apertura ignota alle cronache. Nel 1916 vennero poste la ringhiera in ghisa e ferro battuto con i due lampioni esterni.
Sport
Calcio
La principale squadra di calcio del paese è l'A.C.D. Gioventù Dauna Calcio che milita nel girone molisano di Eccellenza e gioca le partite casalinghe nello stadio Comunale di circa 1000 posti. Dalla stagione 2014-2015 nel campionato di Eccellenza molisana milita anche l'ASD Casalnuovo; anch'essa gioca le partite casalinghe nello stadio Comunale in sintetico. Mentre nel campionato di calcio a 5, serie C2 del girone molisano, milita lo Sporting Casalnuovo, che gioca le partite casalinghe nel nuovo campetto in erba sintetica antistante le scuole elementari.
Eventi
Maria Santissima della Rocca: 15-16 agosto (festa patronale)
Maria Santissima del Rosario: prima domenica di ottobre
Sant'Antonio da Padova: 13 giugno
Madonna di Pompei e San Michele arcangelo 8 maggio
Dall'estate del 2004-2012 Casalnuovo organizza il Monterotaro Rock Festival.
Dall'estate del 2000 al 2004 il Comune di Casalnuovo ha organizzato annualmente una sfilata di moda.
Nel mese di agosto l'amministrazione comunale organizza la "festa dell'accoglienza" per salutare i diversi casalnovesi emigrati altrove, e per premiare quei cittadini illustri che si sono distinti nelle loro azioni e nelle loro professioni.
Dall'estate 2009, la pro loco organizza la "festa della caccetta", una serata con giochi, balli popolari e discoteca sotto le stelle, il tutto accompagnato da prodotti alimentari tipici del posto. La festa si svolge in località "Caccetta" ,dove è sita un'antica sorgente di acqua, a tre chilometri dal paese,procedendo verso il fiume fortore.
Fin dagli anni 90, tra giugno e luglio, viene organizzato il "torneo di Sant'Antonio" (chiamato "Subappenino Cup" dall'edizione del 2011,dopo il rifacimento del campetto di calcio a 5 in erba sintetica), competizione di calcio a 5 molto seguita anche dai paesi limitrofi, vista la presenza di giocatori provenienti da tutto il circondario.
Nell'estate del 2014 è stato organizzato il primo torneo di pallavolo "Green Volley", per la prima volta giocato sull'erba sintetica, al quale partecipano numerose squadre composte da atleti di tutti i paesi limitrofi.
Amministrazione
Casalnuovo Monterotaro è sede della Comunità Montana dei Monti Dauni Settentrionali.
Note
^ a b Dato ISTAT - Popolazione residente al 31 novembre 2011.
^ Storia e monumenti di Casalnuovo Monerotaro
^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
Collegamenti esterni
Storia e monumenti di Casalnuovo Monerotaro sul sito CasalnuovoMonterotaro.net