Destinazioni - Comune
Capolona
Luogo:
Capolona (Arezzo)
Capolona è un comune italiano di 5.285 abitanti della provincia di Arezzo.
Amministrazione
Classificazione sismica: zona 2 (sismicità medio-alta), Ordinanza PCM 3274 del 20/03/2003
Classificazione climatica: zona D, 2026 GR/G
Diffusività atmosferica: media, Ibimet CNR 2002
Storia
Il nome si pensa derivi da "Caput Leonis" (o "Campus Leonis"). Le origini del paese sono remote e poco conosciute: c'è chi ritiene che lì fosse situato un antico convento di cui oggi forse si sono perse le tracce. Oggi Capolona è un tranquillo paesino immerso nella campagna toscana dove ancora si sente l'odore dell'antico e dove ancora le anziane signore lavano i panni alla FONTE (fontanine pubbliche = lavatoi) e passano i pomeriggi d'estate sotto i grandi noci della Marcella a fare i cappelli e le calze di lana per l'inverno.
Capolona, capoluogo del comune omonimo, ha una storia singolare. Il comune di estende sulle pendici del Pratomagno verso sud e sulla riva destra dell’Arno e coincide storicamente con i possedimenti dell’antichissima Abbazia di San Gennaro a Campoleone. In realtà Capolona è un nome che individua non tanto un centro in particolare, quanto tutta una zona, avendo cambiato durante i secoli la localizzazione del capoluogo; dopo l’abbandono dell’Abbazia, situata nei pressi dell’attuale abitato di Castelluccio, il territorio fu unito ad altre comunità (in particolare con Subbiano, sull’altra sponda dell’Arno) fino alla dominazione napoleonica. Nel 1808 fu istituito il distretto di Capolona, Bibbiano e Belfiore e la sede comunale fu a Castelluccio, il centro più vicino all’antica Abbazia e ne acquisì il nome di Capolona. Precedentemente il nome era passato ad una località vicina, sede della pieve di San Giovanni, luogo fino ad allora chiamato Sulpiciano. In tempi più recenti, il capoluogo, e di conseguenza il nome, è passato all’attuale Capolona, un gruppo di edifici sorti ai piedi di Caliano, in corrispondenza del ponte che attraversa l’Arno ed attorno al calzaturificio F.lli Soldini sorto a fine degli anni Cinquanta del XX secolo. Capolona ha quindi in gran parte un aspetto moderno, lungo il fiume Arno e attraversata dalla strada regionale n.71 e dalla ferrovia Arezzo-Pratovecchio-Stia. Il comune si inserisce nel paesaggio in un punto in cui il Casentino e la valle dell’Arno si aprono in un ampio ventaglio che prelude alla grande distesa formata dalla confluenza della Val di Chiana nel Valdarno e dove il fiume Arno “torce il muso” ad Arezzo. Il territorio è solcato da brevi torrenti che scendono dal displuvio più meridionale del Pratomagno, che sopra il capoluogo è abbastanza ripido, ma si addolcisce verso Pieve San Giovanni. Capolona si trova al centro di un territorio notevolmente interessante per le sue vicende storiche: importanti ritrovamenti archeologici anche di origine neolitica sono stati scoperti intorno alle località di Cafaggio, Cafaggiolo, Cicaleto e Vico. L’Abbazia di San Gennaro a Campus Leonis (da cui “Capolona”) fu fondata nel 972 e successivamente affidata ad alcuni monaci benedettini provenienti da Mantecassino. Dal X al XII secolo nel momento della sua maggiore potenza, l’elenco delle proprietà della Abbazia di Campoleone era enorme: castelli e corti dal Casentino all’Umbria. Fra gli ospiti illustri dell’Abbazia ci fu Papa Alessandro II, che vi soggiornò nel settembre 1064. Dalla fine del secolo XIV ebbe inizio il lento declino dell’Abbazia, che fu in seguito abbandonata, con conseguente decadenza del centro abitato corrispondente. Il monumento più importante di Capolona è Pieve a Sietina, giunta a noi quasi nella sua forma originaria (escluso il campanile diinizio Novecento). La Pieve a Sietina è ricordata fin dall’inizio del secolo XI con il nome di Santa Maria Maddalena di Setrina e si trova nella “terra barbaritana”, suggestiva dizione per definire una vasta area posta tra Arezzo e il Casentino dove, all’inizio dell’anno Mille, era ancora forte l’impronta delle popolazioni di stirpe germanica che nei secoli passati avevano occupato e si erano stabiliti in queste terre. Nella Pieve a Sietina ci sono affreschi trecenteschi e rinascimentali riportati al loro antico splendore da un recente restauro. Molti borghi mantengono ancora una tipica foggia medievale con tracce più o meno evidenti di strutture murarie: ricordiamo Castelluccio con la sua “Portaccia”; Pieve di Cenina, Pieve San Martino Sopr’Arno e Pieve San Giovanni con pievi antichissime e la chiesa a Il Santo con testimonianze di origine bizantine; Bibbiano con tratti ben conservati della cinta muraria, e poi Lorenzano, Baciano, Ponina, Cenina, Migliarino, Vezza, Casavecchia, Busseto, Apia, Santa Margherita, Poggio al Pino, Figline, Busenga, Ierna e tanti altri piccoli borghi e casolari dispersi nelle colline. Sono da segnalare una serie di tracce di strutture difensive e fortificate che facevano probabilmente parte del sistema difensivo risalente all’alto medioevo: Lorenzano, Casella, Caliano, Belfiore.
Monumenti e luoghi d'interesse
Chiesa di San Michele Arcangelo
Pieve dei Santi Giovanni Battista e Marino
Pieve di Santa Maria Maddalena a Sietina
Pieve di San Martino Sopr'Arno
Pieve di Cenina
Chiesa a Il Santo
Persone legate a Capolona
Licio Nencetti, partigiano
Roberto Assagioli, psichiatra
Spinello Aretino, pittore
Gustavo Soldini, imprenditore calzaturiero
Negrita, gruppo musicale
Elisa Innocenti, Monade Suprema
Evoluzione demografica
Abitanti censiti
Etnie e Minoranze Straniere
Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2010 la popolazione straniera residente era di 525 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:
Romania 193 : 3,50%
Albania 91 : 1,65%
Bangladesh 62 : 1,12%
Curiosità
Capolona ha anche una propria scuola calcio, l'U.S.D. Capolona.
Durante la prima domenica di aprile (e sabato precedente) si svolge nel Capoluogo la manifestazione Arti&Mestieri e la Mostra Mercato del tartufo "marzolino".
A Capolona si svolge ogni anno, nel mese di giugno, una festa organizzata dalla pro loco in Piazza Martiri Della libertà.
A Capolona si svolge ogni anno, nel mese di maggio, una rassegna corale nazionale denominata CORINCANTO organizzata dalla locale corale polifonica "Bruno Banchetti".
Nella Frazione di Castelluccio nel mese di luglio di ogni anno si svolge la Rievocazione Storica "Campus Leonis".
Note
^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2010.
^ Bilancio demografico anno 2007, dati ISTAT
^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
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