Chiesa di San Giovanni al Sepolcro
Secondo la tradizione locale la Chiesa, di età normanna (XI secolo), fu eretta da Boemondo di ritorno dalle Crociate. Neppure le numerose campagne di scavo al suo interno sono riuscite a fare luce sulla sua origine. L'edificio apparteneva ai Canonici del Santo Sepolcro, attestati a Brindisi già intorno al 1126 e soppressi nel 1489, anno in cui tutti i loro beni passarono all'Ordine dell'ospedale di San Giovanni di Gerusalemme e Rodi. Dopo un lungo degrado, la Chiesa fu restaurata nell'Ottocento e divenne sede del Museo Civico fino al 1955. L'edificio ha pianta circolare, con pareti perimetrali in grossi conci di carparo. Notevole il portale architravato, incorniciato da un protiro su due colonne sostenute da leoni, con capitelli a figure fantastiche. Gli stipiti del portale sono riccamente ornati di rilievi raffiguranti scene che rimandano all'Antico Testamento. L'interno affrescato, con pianta a ferro di cavallo, è circondato da otto colonne di marmo e granito a sostegno del nuovo tetto.