Calabria, dove il Carnevale incontra la Storia
Tempo di scherzi, colori, mascherate e goliardia ma…non solo! Ci sono posti in cui la tradizione del Carnevale si intreccia in modo indissolubile alla storia delle comunità, dei popoli e delle etnie, svelandone le radici attraverso costumi, musiche e sapori che avvolgono i partecipanti in una spirale di emozioni uniche. ViaggiArt ci accompagna tra i coriandoli del Carnevale calabrese: un’esperienza sensoriale e culturale, un viaggio nel folklore e nel recupero di vocazioni antiche che diventano opportunità.
I Carnevali Storici: Castrovillari e Amantea
Giunto quest’anno alla sua 58° Edizione, il Carnevale di Castrovillari (CS) rappresenta forse l’evento in maschera più conosciuto della regione, annoverato tra i dieci più importanti d’Italia. Il primo Carnevale del Pollino, associato al Festival Internazionale del Folklore risale al 1959, quando la Pro Loco diede vita a una kermesse allegorica senza precedenti, cresciuta negli anni fino a diventare un’eccellente macchina organizzativa. Il binomio maschere-folklore assume a Castrovillari una dimensione magica e antropologica, capace di narrare la storia della città e dei suoi momenti salienti. È una tavolozza che mescola con sapienza i colori del mondo. Quel mondo che per un attimo passa da queste parti, sfilando con allegria ai piedi del Pollino. Il “Premio Cultura – Gran Galà del Folklore”, il Seminario e il Focus sono solo alcune tra le prestigiose attività collaterali legate all’evento. Il Focus in particolare accende i riflettori su un’area geografica definita e la racconta attraverso spettacoli, mostre e spazi enogastronomici: quest’anno è la volta del Cile.
Con i suoi cinquecento figuranti il Carnevale di Amantea (CS) è uno degli eventi più attesi del periodo, vero e proprio festival di maschere e tradizioni. Le sue radici storiche risalgono agli anni ’60 e sono legate al nome del Maestro falegname Giuseppe Brusco, primo artefice di un’artigianale sfilata di carri. Dopo una lunga pausa, il Comitato sorto in onore dell’artista ha ridato slancio all’evento trasformandolo in un appuntamento imperdibile, di qualità, fondato sulla figura del “carrista” e su un sapere manuale tramandato di padre in figlio. Col tempo il Carnevale di Amantea si è arricchito del prezioso apporto musicale e coreografico delle principali scuole di ballo del comprensorio, assumendo i contorni di una maestosa festa danzante.
I Carnevali Etnici: Lungro e Guardia Piemontese
Dire Lungro (CS) è dire Capitale degli Arbëreshë, Eparchia della comunità albanese italiana. In questa cittadina custode di costumi, lingua e tradizioni antiche, il Carnevale coincide con una rievocazione importante, che si fa memoria storica di un avvenimento che ha segnato il destino di un popolo. Quest’anno la manifestazione, che porta il nome di “Skanderbeku: Prindi i Arbërisë”, vedrà sfilare per le strade di Lungro l’eroe nazionale albanese, il condottiero Giorgio Castriota Skanderbeg e il suo valoroso esercito accompagnato dai canti tradizionali, curati per l’occasione dalla cantante Anna Stratigò. Così come il Carnevale celebra la convivialità, la rievocazione delle gesta storiche vuole rendere omaggio alla storia, alla memoria e alle tradizioni di un popolo che continua a vivere.
A Guardia Piemontese (CS) si festeggia invece il Carnevale Occitano, altro appuntamento a forte valenza identitaria per una delle comunità etnico-religiose più importanti della regione, unica enclave occitana del Sud Italia. Nato nel 2007, questo Carnevale porta in scena centinaia di figuranti, molti dei quali indossano i costumi tradizionali valdesi mantenendo viva la memoria delle proprie origini e di una pagina di storia molto intensa.
Crotone e il Carnevale della Vela
Il nostro viaggio carnevalesco si conclude a Crotone, alla scoperta di una sfilata in maschera davvero particolare. Stavolta i costumi si gonfiano al soffio caldo che accarezza questi giorni quasi estivi, malgrado sia pieno inverno, lo stesso vento che spiega le vele della prima “International Carnival Race” (6-9 febbraio). Crotone, infatti, non è solo patria della Scuola Pitagorica e del Tempio di Hera Lacinia, ma è anche definita a buon diritto “Città della Vela” e si appresta ad accogliere centinaia di sportivi, appassionati e curiosi che accorreranno da tutto il mondo per assistere ai Campionati Europei di Vela 2016 del prossimo luglio. La Regata di Carnevale, che già si candida a diventare “una classica”, sarà l’evento apripista – pardon, volevo dire “aprionda” – degli allenamenti internazionali coordinati dal Club Velico Crotone (oltre 280 atleti provenienti da tutta Europa) e la prima di una lunga serie di mascherate col vento in poppa!
Eliana Iorfida