Luogo - Monumento
Piscina Mirabilis
Luogo:
Via Piscina Mirabile, Bacoli (Napoli)
La struttura cosi denominata dall’antiquaria sei-settecentesca, disegnata anche da Giuliano Sangallo per il suo interesse architettonico, è il punto di arrivo dell’acquedotto del Serino, costruito in età augustea per approvvigionare d’acqua la base militare e la città di Misenum.
L’edificio, costruito sulla collina prospiciente il porto di Misenum per l’approvvigionamento d’acqua per la Classis Praetoria Misenensis è in realtà un’enorme cisterna avente la capacità di mc 12.600, a pianta quadrangolare, scavata nel tufo con quattro file di dodici pilastri cruciformi che dividono lo spazio interno in cinque navate lunghe e tredici corte, e ne sorreggono la volta a botte. Su questa è impostata la terrazza di copertura pavimentata in cocciopesto, comunicante con l’interno con una serie di portelli. Le strutture murarie sono realizzate in opus reticulatum con ricorsi di laterizio per le pareti laterali ed in tufelli per i pilastri. Un bacino profondo m 1,10, incavato nel pavimento della navata corta centrale e munito di bocca di uscita ad un’estremità, fungeva da piscina limaria, cioè da vasca di decantazione e di scarico per la pulizia e il periodico svuotamento della cisterna, la cui alimentazione avveniva mediante un condotto d’immissione posto presso l’ingresso del lato occidentale; una serie di finestre aperte lungo le pareti laterali provvedeva all’illuminazione e all’areazione. L’acqua veniva sollevata sulla terrazza superiore attraverso i portelli con macchine idrauliche e da qui canalizzata.
Addossati all’esterno del lato Nord-Est vi sono dodici piccoli ambienti coperti con volte a botte aventi il piano di calpestio m 1,80 più in basso dell’imposta della volta della cisterna. Costruiti in opus mixtum e listatum, muniti di un cordolo di cocciopesto alla base dei pilastri, questi ambienti rappresentano un intervento di potenziamento dell’impianto idraulico eseguito tra la fine del I e gli inizi del II secolo d.C.