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Adro

Luogo: Adro (Brescia)
Adro (Àder in dialetto bresciano) è un comune italiano di 7 082 abitanti della provincia di Brescia in Lombardia, di tradizionale vocazione agricola e soprattutto vitivinicola. Geografia fisica Il comune di Adro è situato ai piedi del Monte Alto (651 m s.l.m.), in Franciacorta a circa sei chilometri dal Lago d'Iseo, nella parte sudoccidentale della provincia di Brescia. Storia Le testimonianze più antiche di antropizzazione del comune di Adro sono dei reperti neolitici rinvenuti nella frazione di Torbiato. Ad un periodo successivo risalgono i ritrovamenti di tombe con corredi di epoca tardo imperiale (III secolo) e longobarda. La notizia più antica del borgo di Adro è presente nel documento in cui viene citato come Atro, datato 10 aprile 822. In esso la Badessa Eremperga ha ceduto a un certo Rampergo un vico con corte. Il castello fu edificato fra il XIII e XIV secolo: in atti del 1006 e del 1050 Adro è nominato come vicus e non come castrum. Sia sotto la dominazione dei Visconti, sia sotto quella di Venezia, Adro appartenne amministrativamente alla quadra di Palazzolo. Durante la dominazione veneta del territorio (dal 1426 al 1797) nel borgo guadagnarono importanza i Bargnani, importanti nella vita del paese tra XVII e XVIII, ai quali successero i conti Dandolo. Stemma Lo stemma del paese è formato da una "A" maiuscola con la sommità smussata, di colore argento su campo verde, la quale è attorniata da tre grappoli d'uva con i suoi tralci e i suoi viticci. Di questi grappoli, due sono in capo, mentre l'altra è in punta più grande; il pampino è d'oro, caricante il grappolo. La più antica forma di questo stemma appare negli affreschi cinquecenteschi dell'antica chiesa parrocchiale. Monumenti e luoghi d'interesse Edifici d'interesse nel comune di Adro: Architetture militari Torre: in pietra viva, a merli ghibellini e pianta terragona, la quale con l'antico castello faceva parte del sistema difensivo medievale del paese. Castello: fu costruito sulle pendici del monte, dove è presente il cimitero, tra il XIII e XIV secolo. Al 2013, rimane solo l'ingresso trecentesco del ponte levatoio. Nel cimitero tomba Bargnani-Dandolo di Vincenzo Vela (XIX sec.). Architetture civili Palazzo Bargnani-Dandolo: costruito dalla famiglia Bargnani nel XVII secolo. Fu ereditato dai Dandolo ed è attualmente sede del Municipio. Davanti al palazzo busto della contessa Ermellina Maselli Dandolo dello scultore Emilio Magoni. Nella sala del consiglio comunale v'è ritratto del nobile Gaetano Bargnani dipinto dal Pitocchetto. Villa De Riva: costruita dall'architetto Antonio Tagliaferri alla fine del XIX secolo. Architetture religiose Chiesetta Bargnani. Chiesa parrocchiale di San Giovanni Battist: la cui costruzione fu completata nel 1769 e vide l'impegno decennale della popolazione locale nella sua realizzazione. È disposta al centro dell'abitato, con fronte sulla piazza ornata da una fontana di epoca vantiniana. All'interno è conservato un trittico della scuola del Romanino (XVI secolo) e presenta decorazioni con stucchi del Settecento. L'altare maggiore è opera di Andrea Fantoni e di altri artisti della sua bottega. Chiesa di Santa Maria in Favento: quattrocentesca con affreschi del XV e XVI secolo, restaurata nel 1962. Chiesa di Santa Maria Assunta: costruita nel XVI secolo sulla collina nell'antico castello, fu pieve fino alla costruzione dell'attuale parrocchiale, mentre oggi funge da cappella cimiteriale. Dotata di ampie campate in stile gotico ha gli ingressi posti sul lato settentrionale ed una scala protetta da un porticato a travatura. Santuario della Madonna della Neve: costruita nel Settecento su progetto dell'abate Gaspare Turbini È un edificio a pianta centrale in forma ottagonale con cupola. Società Evoluzione demografica Abitanti censiti Cultura Tradizioni e folclore Nel dialetto locale esiste la locuzione Laurà per la césa de Ader, ovvero lavorare per la chiesa di Adro. Con tale affermazione s'intende genericamente lavorare gratis: l'origine del detto risalirebbe al grande lavoro di volontariato nel quale si applicarono gli adrensi quando decisero di costruire la loro chiesa, impegnandosi anche nei giorni festivi senza compenso alcuno. Geografia antropica Lo statuto comunale riconosce l'esistenza di due località: Adro e Torbiato. Quest'ultima frazione fu comune autonomo fino al 1928, quando fu soppresso con regio decreto 28 giugno 1928, n. 1679. Economia Il settore che assorbe il maggior numero di lavoratori è l'industria manifatturiera (che, al 2001, impegnava il 48% degli occupati) seguito dall'edilizia (23%) e dal commercio (9%); l'agricoltura (che contava il 4% degli occupati nel 2001) è cresciuta negli ultimi anni a causa della vocazione vitivinicola del territorio e occupa una posizione di pregio nel panorama della produzione del Franciacorta. L'edilizia ricopre il 46% delle imprese artigiane in quanto la localizzazione del comune è nella zona urbanizzata della Lombardia. Amministrazione Sport Calcio La principale squadra di calcio della città è l' A.S.D. Adrense 1909 che milita nel girone D lombardo di Promozione. I colori sociali sono: il nero ed il bianco. È nata nel 1909. Galleria fotografica Note ^ Comune di Adro - Statuto. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 30 settembre 2013. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF) in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Ente per le Nuove Tecnologie, l'Energia e l'Ambiente, 1 marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012. ^ Toponimi in dialetto bresciano ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Milano, GARZANTI, 1996, p. 8. ^ Bilancio demografico mensile anno 2013. URL consultato il 27 febbraio 2014. ^ a b c d "Adro e il suo territorio" sul sito del Comune di Adro. URL consultato il 16 settembre 2010. ^ a b c d e f g h i Mazza (1986), p. 208 ^ "Adro" su "Brescia in vetrina". URL consultato il 17 settembre 2010. ^ Decreto del Presidente della Repubblica del 22 aprile 2008. ^ Statistiche I.Stat ISTAT URL consultato in data 28-12-2012. ^ "Lombardia: dialetto, cultura e informazioni regionali" su "Dialettando.com". URL consultato il 17 settembre 2010. ^ Statuto comunale del comune di Adro. Art. 2. ^ Gazzetta ufficiale del Regno d'Italia n. 176 del 30 luglio 1928, p. 3506 ^ VAS Comune di Adro Pag.30 elaborazione Istat http://www.cartografia.regione.lombardia.it/sivas/jsp/procedimenti/popup/popAllegati.jsf?idDoc=43930 ^ Allegati ^ ARPA Lombardia Bibliografia Attilio Mazza, Il Bresciano - Volume II. Le colline e i laghi, Bergamo, Bortolotti, 1986, pp. 208-209. ISBN non esistente. Voci correlate Stazione di Borgonato-Adro Altri progetti Wikinotizie contiene notizie di attualità su Adro Commons contiene immagini o altri file su Adro Collegamenti esterni Adro in Open Directory Project, Netscape Communications. (Segnala su DMoz un collegamento pertinente all'argomento "Adro")
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