Visita a Longobucco, borgo medievale dell'argento e dei telai
Longobucco, borgo dalle antiche tradizioni in provincia di Cosenza, nel Parco Nazionale della Sila, è noto per l'arte della tessitura e dei tappeti e per la Via delle Miniere, lungo la quale si incontra ancora il luccichio dell'argento.
Indice
Aggrappato al fianco settentrionale delle pendici silane, Longobucco borgo è un luogo di antichi mestieri e tradizioni che della montagna hanno fatto tesoro, tanto da offrire ai suoi visitatori una vera e propria Via delle Miniere che attraversa le antiche cave d'argento.
Dai fili d'argento a quelli delle trame di variopinti tappeti il passo è breve: il borgo di Longobucco è intrecciato all'arte della tessitura, praticata ancora in paese dalle abili mani delle donne.
Longobucco e la Via delle Miniere
Il territorio di Longobucco attinge a una ricchezza naturale fatta di pozzi minerari dai quali, sin dall'antichità, si estraeva la galena argentifera lavorata dalle popolazioni dei sibariti, dei crotoniati e dei romani per coniare le proprie monete.
Ecco perché una visita a Longobucco, borgo dell'argento e dei telai, passa per un trekking molto interessante, che costeggiando l'abitato incontra il sentiero storico-naturalistico noto come “Via delle Miniere”.
Lungo questo sentiero, attrezzato e illustrato con pannelli didascalici per la visita, è possibile ammirare le cave delle miniere d’argento e apprendere le modalità con le quali avveniva l’estrazione e la lavorazione della galena argentifera, alla quale attinse persino l'abate Gioacchino da Fiore, che con questa preziosa materia prima realizzò due calici d'argento su disegni da lui stesso elaborati.
Nel 1505 le miniere argentifere di Longobucco, "le principali dell'intero Regno", furono concesse a Galeazzo Caracciolo di Napoli.
In miniera si lavorava da marzo a giugno, con un'interruzione il 29, in occasione della Festa dei San Pietro e Paolo, fino a metà agosto per dedicarsi alla mietitura; poi si tornava alla galena e agli attrezzi fino a ottobre. Numerosi manufatti in argento lavorati a Longobucco sono donati ai Papi e sono tuttora esposti nei vari musei di Napoli. Qualche oggetto è visibile presso la Chiesa Matrice del paese.
L'incantevole scenario del Parco Nazionale della Sila offre ulteriori alternative al turismo naturalistico e a chi desidera vivere emozioni a stretto contatto con l'ambiente incontaminato di questo spicchio di Calabria.
Splendide passeggiate a piedi, a cavallo o in bicicletta tra i boschi silani e le sorgenti raccontano degli altri mestieri che un tempo riecheggiavano nel verde e che, alla lavorazione del ferro battuto, affiancavano qualla del legno e della pietra, dando origine a manufatti d'uso e oggetti d'arte nati dalle mani di abili falegnami e scalpellini.
Longobucco e l'arte della tessitura
Longobucco borgo di telai e manufatti creati anche da mani femminili, che hanno fatto dell'arte della tessitura un altro carattere distintivo di questo operoso paese di montagna.
La tessitura dei tappeti, la lavorazione di tessuti di lana, cotone e seta, i pezzi ricamati a mano con un ricco repertorio di disegni antichi e moderni è in mostra permanente presso la sezione del locale Museo dell'Artigianato.
Il bisogno di conservare i telai e i frutti di questa arte antica che è la tessitura, bene culturale a tutti gli effetti, è fierezza di una terra che ha dato tanto attraverso i gesti e il sapere di un'attività che rimarrà viva nel tempo.
Cosa vedere a Longobucco
Ciascuna di queste tradizioni trova il giusto spazio narrativo negli ambienti del Museo dell'Artigianato Silano e della Difesa del Suolo, certamente una delle tappe obbligate per chi visita il borgo e si chiede cosa vedere a Longobucco.
Il museo, ospitato nella cornice dell'ex Convento dei Frati Francescani, è una vera e propria vetrina che mette in luce le peculiarità dell'altopiano silano, con particolare attenzione a tutte le tematiche connesse all'artigianato locale e alla difesa dell'ambiente e di questo prezioso territorio.
Una breve passeggiata nel centro storico svela la bellezza di Longobucco borgo medievale, ricco di edifici e scorci storici e artistici.
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