Settimana Santa in Italia: viaggio “pulp” tra i riti di Pasqua
Altro che “Semana Santa”! La nostra Settimana Santa in Italia non ha nulla da invidiare, in termini di fede e folklore, alla tradizione spagnola e il viaggio “pulp” tra i riti di Pasqua che vi proponiamo oggi lo conferma.
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Passione italiana
Da Nord a Sud la Settimana Santa in Italia è tutta un fiorire di processioni, rievocazioni, fiaccolate e vere e proprie messe in scena cariche di dramma e momenti “pulp” che affascinano i turisti di tutto il mondo. Si tratta di riti pasquali dal forte trasporto religioso, che spesso sovrappongono sacro e profano e quasi sempre sono sinonimo di orgoglio e identità locale.
Partendo dalla Lombardia, ci accodiamo alle processioni del Venerdì Santo di Bormio (SO) e Mantova, dove si celebra la cerimonia di apertura ed esposizione dei Sacri Vasi, ovvero i contenitori che custodiscono la reliquia del Preziosissimo Sangue che dopo il rito in chiesa, nella Basilica di Sant’Andrea, capolavoro del Rinascimento italiano di Leon Battista Alberti, vengono portati per le vie del centro storico.
In alcune città d’Italia, invece, la processione del Venerdì Santo ha luogo solo negli anni pari. È il caso di Savona, dove lo svolgimento del racconto evangelico viene rievocato dalle 15 casse, gruppi lignei di grande pregio artistico, portate a spalla nel corteo che precede l’arca della Santa Croce, dove è conservata una reliquia della Vera Croce.
Sempre in Liguria, spostandoci nel piccolo borgo di Ceriana (IM), assistiamo a un concerto da brividi: all’interno del Santo Sepolcro, allestito con antiche statue lignee a grandezza naturale, riecheggia il suono lugubre e intenso dei tradizionali corni di corteccia di Pasqua.
In Emilia Romagna la Settimana Santa si identifica con la famosa Via Crucis vivente di Frassinoro (MO): risale niente meno che all’epoca della Controriforma e coinvolge tutti gli abitanti del borgo nella suggestiva composizione di quadri viventi che raffigurano la Passione di Cristo.
In questi giorni, a Sulmona, si può invece assistere alla Sacra Rappresentazione della Madonna che Scappa in piazza. Anche questo figura tra i riti di Pasqua più antichi, declinato in diverse varianti regionali, rievoca il momento in cui gli apostoli Pietro e Giovanni vengono a conoscenza della Resurrezione di Gesù e la annunciano alla Madonna, che nella corsa perde il velo del lutto e viene accompagnata dal volo di decine di colombe.
La Processione dei Misteri di Procida è una vera e propria dimostrazione di forza di origini secentesche: alle prime luci dell’alba del Venerdì Santo gli appartenenti alla congrega dei Turchini, vestiti con saio celeste e cappuccio bianco, trasportano a mano enormi carri allegorici per le stradine dell’isola, richiamando fedeli e turisti da tutto il golfo di Napoli.
Giunti nell’estremo sud la Pasqua si fa sempre più “pulp”, carica di dramma e devozione: se a Noicàttaro (BA), la processione dei Crociferi, una delle più antiche d’Italia, vede sfilare i partecipanti scalzi, con indosso un lungo saio nero, nell’atto di fustigarsi con una catena legata alla caviglia, a Nocera Terinese (CZ) durante il Sabato Santo i Vattienti si “battono” le gambe con oggetti acuminati spargendo lungo la via il sangue della Passione.
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