Nel borgo di San Miniato: Tartufo Bianco e tradizioni
"Città del tartufo", il borgo pisano è meta ideale per gli amanti di questo prezioso frutto della terra. San Miniato, Tartufo Bianco e degustazioni: l'abbinamento perfetto, immersi in uno splendido scenario medievale.
San Miniato, Tartufo Bianco: binomio indissolubile che identifica al volo questo gradevole borgo medievale in provincia di Pisa.
Abitato dagli etruschi e dai romani, San Miniato conserva ancora oggi il fascino di un centro storico capace di tenere in perfetto equilibrio natura, storia e antiche tradizioni del territorio.
Nota come "Città del tartufo", San Miniato è patria indiscussa del Tartufo Bianco in Toscana, frutto al quale sono legati alcuni importanti eventi, il ritmo delle stagioni e i piatti di una cucina genuna e di alta qualità.
San Miniato e il delizioso Tartufo Bianco
Il Tartufo Bianco di San Miniato e delle sue colline è il Tuber Magnatum Pico, definito anche "Cibo dei Re".
Questo pregiatissimo frutto della terra cersce a pochi centimetri di profondità, in un'area di natura particolare, capace di abbinare la giusta combinazione di fauna forestale e sostrato geologico.
Il territorio del Tartufo Bianco di San Miniato detiene diversi primati: ha prodotto il più grande tartufo rinvenuto al mondo, un profumatissimo tubero di 2.520 grammi donato, nel 1954, al presidente degli Stati Uniti, Eisenhauer. Un altro primato di qualità è da assegnare all'attività di raccolta: regolata da un severo disciplinare, concorre a fare del Tartufo Bianco di San Miniato uno dei prodotti gastronomici più rinomati al mondo.
La tradizione del Tartufo Bianco a San Miniato risale addirittura al Medioevo, benché solo da un centinaio d'anni l'attività di raccolta è organizzata per gruppi familiari locali, i cosiddetti tartufai.
Più che semplice cercatore di tartufi, ciascuno di loro è depositario di segreti antichissimi e di un rapporto privilegiato col territorio: l'addestramento dei cani da tartufo, la conoscenza dei sentieri nascosti, tra i boschi di querce, pioppi e lecci sono i requisiti fondamentali per diventare un ottimo tartufaio.
Al Tartufo Bianco San Miniato dedica una serie di eventi: da oltre quarant'anni, infatti, è qui che si tiene nel mese di novembre la Mostra Mercato Nazionale del Tartufo Bianco di San Miniato, in occasione della quale la "Città del tartufo" si trasforma in un grande laboratorio del gusto a cielo aperto.
Non solo! Tra i boschi e la campagna sanmianetesi, non mancano le feste che anticianticipano a ottobre l'offerta dei prelibati tuberi, tra piccoli paesi e borghi storici che ospitano le più antiche dinastie di tartufai: la Festa di Corazzano, ai piedi della pieve romanica di San Giovanni Battista, e la Festa di Balconevisi, l'antico borgo di provenienza della famiglia fiorentina degli Strozzi, celebrano al meglio sua maestà il Tartufo Bianco.
Cosa vedere a San Miniato e dintorni
Cosa vedere a San Miniato e dintorni?
Il borgo è ricco di tradizioni artigianali da scoprire, preziose opere d'arte, piazze e vicoli, spazi teatrali, botteghe, caffè e ristoranti, il tutto immerso nella bellezza incontaminata dei tipici paesaggi toscani.
La Rocca Federiciana (Prato della Rocca) è l'ultima testimonianza dell'antico cassero edificato da Federico II di Svevia attorno al 223, a completamento del sistema difensivo della città. Da visitare il Museo Diocesano d'Arte Sacra, presso la sagrestia della Cattedrale di San Miniato, con circa 50 opere tra dipinti, sculture e arredi liturgici.
Il Palazzo Comunale, eretto alla fine del XIII secolo come residenza dei Dodici Difensori del Popolo, ospita l'Oratorio del Loretino, che ancora oggi mostra un ciclo di affreschi del XV secolo e un sontuoso tabernacolo cinquecentesco.
San Miniato e i suoi dintorni meritano una visita a ritmo lento, per apprezzarne pienamnete i segreti e riconoscere sui volti della gente l'autentico spirito toscano.
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