Destinazioni - Comune

Solarolo

Luogo: Solarolo (Ravenna)
Solarolo (Slarôl in romagnolo), Città decorata al merito civile, è un comune di 4.446 abitanti della provincia di Ravenna. Storia Età antica Il territorio di Solarolo fu abitato fin dalla preistoria. Nella campagna solarolese è stato rinvenuto un villaggio dell'Età del Bronzo. Il sito occupava l'area di qualche ettaro e fu attivo per un periodo di tempo ragguardevole: quattro secoli, dal 1600 al 1200 a.C. Nel villaggio visse una comunità numerosa, dedita all'allevamento dei bovini e alla coltivazione dei cereali (frumento, orzo, avena e miglio). Il sito custodisce uno dei più vasti e ricchi patrimoni archeologici della Romagna. L'ultima campagna di scavi si è tenuta nel 2011. Sono stati rinvenuti altri reperti risalenti all'Età del Ferro. Appartengono al periodo romano invece la settantina di villae (ovvero insediamenti rurali) rinvenute, che hanno restituito marmi, tessere di mosaico, intonaci e dipinti e una lapide funeraria del I secolo a.C. appartenente a cittadini della tribù Pollia. Medioevo Il nome Solarolo è menzionato per la prima volta l'8 luglio 993 come nome di un fundus. Bisogna attendere il 1138 per leggere del castrum Solarolii (cioè di un centro fortificato), distrutto in quell'anno anno dai Faentini nella lotta per la supremazia territoriale del territorio tra i fiumi Santerno e Senio. Il castrum viene poi ricostruito nel 1341 durante il periodo di dominazione bolognese, protrattosi sino al 1411, quando il paese ritorna in possesso dei Manfredi di Faenza. Le alterne vicende dei primi anni del XVI secolo, a seguito dell'occupazione di Cesare Borgia, portano Solarolo a uscire dall'orbita faentina, essendo "il Castello con le sue ville" concesso in pegno ai Gonzaga nel 1514; due anni dopo inizia il reale dominio della Casa di Mantova che si protrae fino al 1573, con l'intermezzo del governo diretto di Isabella D'Este (1529 - 1539) in seguito a uno scambio di proprietà col marito Francesco II Gonzaga. Solarolo dal 1574 diviene "Governo di Consulta", cioè Comunità autonoma presieduta da un governatore nominato da Roma, facente parte della Legazione di Romagna Nei due secoli che porteranno allo scadere del Settecento, politicamente stabili, si può rimarcare il generalizzato fermento dovuto alle confraternite locali, alle quali è da attribuire anche l'erezione, o ristrutturazione, di edifici di culto: Chiesa del Rosario (1588), Santuario della Beata Vergine della Salute (1731-1736) e Oratorio dell'Annunziata (1743); gli ultimi due sono ancora esistenti. Verso la metà del Seicento viene soppresso, dopo 130 anni circa di vita, il conventino dei Serviti, situato fuori dal Castello, detto "di San Sebastiano" e dal quale proviene il culto al Santo patrono del Paese (assieme a San Rocco). Altra presenza di rilievo era l'Ospedale, eretto intorno al 1400 e attivo fino al 1798 circa. Dal 1810 al 1814, Solarolo vive un breve periodo sotto il dominio del comune di Castel Bolognese, dal quale si stacca nel 1815, divenendo, poi, nel 1816 governatorato della Legazione apostolica di Ravenna, fino a risultare Podesteria del signore di Castel Bolognese dal 1827. Con il plebiscito del 1860, Solarolo entra a far parte del Regno di Sardegna, che l'anno dopo diverrà Regno d'Italia. Dal XX secolo ad oggi Durante la Seconda guerra mondiale, Solarolo vive i momenti di maggiore paura durante i mesi della sosta del Fronte al Senio. Tra le altre vittime si ricordano quelle dell'eccidio di ponte Felisio (2 settembre 1944) per rappresaglia e quelle della Torre della Rocca (10 aprile 1945), minata dai tedeschi a poche ore dalla Liberazione (11 aprile). Il 28 ottobre 2012 Solarolo ha ottenuto una medaglia d'argento al valore cittadino mostrato durante la seconda guerra mondiale. Monumenti I principali monumenti del territorio sono il Santuario della Beata Vergine della Salute, l'Oratorio dell'Annunziata, le Mura Manfrediane e la Porta del Castello. Di particolare interesse il bassorilievo marmoreo, raffigurante la Madonna col Bambino, conservato nella Sala del Consiglio Comunale. L'opera, risalente alla metà del XV secolo, è stata recentemente attribuita ad Andrea del Verrocchio. In occasione della Giornata FAI di Primavera 2013, il Comune ha reso accessibili: il rilievo marmoreo della Madonna con Bambino, l'Oratorio dell'Annunziata, il santuario intitolato alla Madonna della Salute ed il sito archeologico dell'Età del Bronzo di via Ordiere. Complessivamente, nelle giornate del 23-24 marzo, si sono registrate quasi mille visite. Società Evoluzione demografica Abitanti censiti Popolazione Variazione della popolazione residente a Solarolo dal 2006 al 2010. Fonte, Dati Istat al 31 dicembre 2010. Etnie e minoranze straniere Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2009 la popolazione straniera residente era di 469 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano: Romania 138 3,10% Albania 127 2,85% Marocco 61 1,37% Religione Nel comune di Solarolo sono presenti sette parrocchie facenti parte di due diocesi diverse: Diocesi di Faenza: Solarolo (principale), S. Maria Assunta, S. Maria in Felisio, S. Maria in Casanola e S. Michele in Gaiano; Diocesi di Imola: Castelnuovo e S. Mauro. Il principale luogo di devozione mariana è il Santuario della Beata Vergine della Salute. La Madonna della Salute viene festeggiata in occasione dell'Ascensione. Cultura Eventi e ricorrenze «Sagra della Polenta e biso'» (terzo fine settimana di gennaio) «Festa dell'Ascensione» (come da calendario religioso, nei tre giorni precedenti l'ascensione), nata nel 1730 in occasione del trasferimento della targa ceramica devozionale della Beata Vergine della Salute, dall'originaria celletta alla Collegiata, dentro le mura. «Oktoberfest solarolese» (terzo fine settimana di settembre) «Sagra del sabado'» (dolce con ripieno a base di castagna e bagnato nella saba, terzo fine settimana di novembre) Persone legate a Solarolo Davide Cassani, ex ciclista professionista e commentatore televisivo della RAI. Attuale Commissario tecnico della Nazionale italiana di ciclismo su strada; Fabiano Fontanelli, ex ciclista professionista; Mario Mariani, scrittore. Nel 2013 gli è stata intitolata la biblioteca comunale; Giuseppe Minardi (detto Pipaza), ex ciclista professionista; Laura Pausini, cantante pop di fama mondiale, originaria di Solarolo. Economia Dalle dichiarazioni Irpef del 2011 (basate sui redditi del 2010) emerge che i solarolesi hanno dichiarato in media 19.492 euro. Rispetto al 2009 si registra un aumento del 6,2%, il più dei comuni del Faentino e uno dei più alti della Provincia. Amministrazione Onorificenze alla città Il 27 gennaio 2012 lo stemma del comune di Solarolo è stato insignito della Medaglia d'argento al merito civile, in memoria dei caduti per la libertà della seconda guerra mondiale. Infrastrutture e trasporti Solarolo è attraversata dalla linea ferroviaria Castelbolognese-Ravenna ed è dotata della propria stazione, servita da linee regionali. Gemellaggi Rhêmes-Notre-Dame, dal 16 maggio 1999 Kirchheim am Ries, dal 16 maggio 1999 Note ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2010. ^ Gli scavi nell’abitato di via Ordiere a Solarolo (RA). URL consultato il 4 maggio 2012. ^ Solarolo nel II millennio a.C.. URL consultato il 4 maggio 2012. ^ Nell'Italia bizantina il territorio era organizzato in "fondi" (dal latino ''fundus, podere) e "masse" (un insieme di fondi con almeno una chiesa parrocchiale). Ogni massa comprendeva diversi fundi (poderi), tutti dello stesso proprietario. ^ La rocca, che si estendeva tra le attuali Piazza Garibaldi e Via Montale, fu quasi totalmente smantellata nei primi anni del XVIII secolo. ^ Solarolo fa capo quindi al Vice-legato residente in Ravenna, in prima istanza, e alle varie Congregazioni di Roma. ^ Massimo Ferretti, La scultura nel Quattrocento volume della serie «Storia delle arti figurative a Faenza», EDIT Faenza, 2011. ^ Solarolo. Quasi mille visitatori alle giornate del FAI in Nuovo Diario Messaggero, 6 aprile 2013. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012. ^ Fonte: Ministero delle Finanze.
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