Chiesa e Convento de La Riforma
Tra i più antichi esempi di architettura francescana in Calabria, il complesso conventuale (la cui edificazione, nel XIII secolo, si fa risalire a Pietro Cathin, discepolo del Poverello d'Assisi) evidenzia fin dalle origini l'importanza del proprio ruolo nell'area. Nel 1429 accoglie tra le proprie mura il giovanissimo Francesco di Paola, destinato ad illuminare la cristianità intera: l'anno di famulato qui trascorso evidenzia da subito le attitudini mistiche e quelle manifestazioni soprannaturali che lo accompagneranno per tutta la vita. Benché sottoposto nel tempo a numerose trasformazioni (la più evidente delle quali è rappresentata dal rifacimento barocco della chiesa nel XVIII secolo), l'edificio conserva significative testimonianze dell'originaria architettura e – soprattutto – manifatture e dipinti notevoli, tra cui risaltano un antico affresco di S. Antonio da Padova (cui la tradizione popolare attribuisce poteri miracolosi) e l'imponente leggio intarsiato del 1554. In questo prezioso patrimonio, trovano un posto privilegiato i preziosi dipinti di Pietro Negroni, figlio illustre della città del Guiscardo: l'audace raffigurazione del San Paolo – dipinto con due piedi sinistri – è testimonianza mirabile delle qualità pittoriche di questo artista, figura centrale del manierismo italiano.
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