Il Mausoleo di Elena è un monumento funerario di età romana, lungo la via Casilina. Venne costruito dall'imperatore Costantino I tra il 326 e il 330, originariamente destinato a servire da sepoltura per se stesso, poi utilizzato come sepolcro per Elena, madre dell'Imperatore, morta nel 328. L'area su cui sorge il Mausoleo fa parte di un complesso di edifici storici tardo imperiali e di una precedente necropoli. Il mausoleo di Elena costituisce uno dei più importanti complessi architettonici della Roma paleocristiana del IV secolo. L'edificio, a pianta circolare, è costituito da due cilindri sovrapposti, di cui il superiore di diametro più piccolo, con una copertura a cupola. Per alleggerire il peso della cupola sono state inserite nella costruzione delle anfore (dette pignatte) vuote, oggi ben visibili a causa del crollo della volta. Nella nicchia rettangolare di fronte all'ingresso c'era il sarcofago in porfido rosso di Elena, decorato con scene di guerra (cosa che alimenta l'ipotesi che fosse inizialmente destinato a ospitare Costantino). Tra il 1993 e il 2000, il Mausoleo ha subito un'importante opera di restauro, con la demolizione delle aggiunte effettuate in epoche successive e la realizzazione di due ballatoi, al primo e secondo piano, per consentire la vista dall'alto.