Villa romana di Podere Anna
In via Diego Fabbri esiste dagli anni Novanta un’area archeologica rinvenuta durante i lavori del Consorzio La Cecchina. Si tratta di una villa rustica di epoca romana, costruita nel I sec. a.C. e rimasta in uso almeno fino al V sec. d.C. È ancora perfettamente visibile il quartiere termale, con le vasche dell’acqua calda e fredda, ed è ben riconoscibile il sistema di riscaldamento con le suspensurae per il passaggio dell’aria calda sul pavimento, e i tubuli per il passaggio dell’aria calda sulle pareti. Vasche e corridoi di accesso erano riccamente pavimentati in mosaico e marmo.
Grazie al finanziamento della Soprintendenza Speciale per il Colosseo e l’area archeologica centrale di Roma, la villa è attualmente interessata da lavori di messa in sicurezza, pulizia e preconsolidamento, avviati il 16 novembre e di cui è in programma la conclusione per il 23 dicembre p.v.
Inserita all’interno di un quartiere (S. Basilio) di cui è noto il forte disagio sociale, la villa da ormai molti anni è stata ‘adottata’ dal vicino I.C. Nicolai che vi dedica ogni anno parte dei propri progetti formativi, sia della scuola primaria, sia della scuola secondaria di primo grado.
L’interesse manifestato nei confronti di quest’area archeologica poco conosciuta e frequentemente occupata in modo abusivo, ha convinto della necessità di ‘utilizzarla’ come spazio di aggregazione culturale e di integrazione sociale.
Per tale ragione il 15 dicembre l’équipe di Soprintendenza che ha predisposto il progetto (RUP e funzionario archeologo di zona: dott.ssa Federica Rinaldi; Direttore Lavori: arch. Silvia Principi; ispettore di cantiere: sig. Filippo Ascani) assieme all’impresa che si è aggiudicata i lavori (Erma S.r.l. con gli archeologi della Kleos s.r.l.s.) e in partnership con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Roma ha APERTO il CANTIERE riscuotendo un grande successo di pubblico. Sono intervenuti:
- Il IV Municipio (Presidente Commissione Cultura, Assessore alla Cultura, all’Ambiente, ai LLPP) che ha tenuto la propria riunione consiliare all’interno della villa, affrontando con i funzionari di Soprintendenza i problemi di gestione dell’area, di illuminazione, di manutenzione e decoro del verde.
- 10 classi, tra primarie e secondarie di primo grado, che hanno visitato l’area tra le 10 e le 15 del pomeriggio
- numerosi abitanti della zona, accompagnati dai comitati di quartiere
- la Sovrintendenza Capitolina, nella persona della dott.ssa Patrizia Gioia
Complessivamente hanno ‘camminato’ sui nuovi percorsi predisposti a seguito dei lavori 250 persone
Dal mese di gennaio, a seguito di un regolare bando di affidamento, l’area archeologica sarà gestita da un’associazione culturale che avrà il compito e la missione di inserire il sito, la sua storia, il suo fascino, in un circuito virtuoso di conoscenza, rispetto, integrazione tra culture e fasce di età diverse, e perché no anche di turismo diverso e alternativo.