Isola di Montecristo
L'isola di Montecristo, nel Mar Tirreno, fa parte del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano (Comune di Portoferraio, Livorno). L'isola è interamente montuosa, di origine granitica, con sporgenze rocciose a picco sul mare. In età classica era chiamata Oglasa, durante il medioevo il nome muta in Monte Christi, verosimilmente a causa del forte contesto ecclesiale e monastico che caratterizzò l'isola a partire dal V secolo d.C., con la costruzione del Monastero di San Mamiliano. La Riserva Naturale è una riserva biogenetica di 1.039 ettari, Area Protetta d'Interesse Comunitario: le condizioni che hanno impedito il popolamento di Montecristo, hanno favorito la conservazione della flora e della fauna, in particolare di specie animali e vegetali in via d'estinzione (giganteschi esemplari di Erica, lecci millenari e, presso la Grotta del Santo, una rara felce). L'isola è anche luogo di sosta per migliaia di uccelli migratori e marini, oltre a essere l'unico habitat italiano della capra selvatica (solo 250 esemplari in natura). La storia documentata di Montecristo comincia con la fondazione del Monastero di San Mamiliano, edificato sui resti di un tempio romano dedicato a Giove, nel quale, secondo la leggenda, sarebbe stato custodito un Tesoro: risale al 2004 la scoperta di un tesoro di monete auree databili agli imperatori Leone I e Antemio (457-474), quindi poco dopo la morte di Mamiliano. Nel 1814, Napoleone Bonaparte fece inviare nell'isola un presidio militare, ma i primi tentativi di colonizzare l'Isola, tutti fallimentari, rislagono al 1839. Nel 1852 un inglese, George Watson Taylor, acquistò l'isola e trasformò Cala Maestra in un'area verde, con giardini terrazzati e specie arboree esotiche. Nel 1874, il Governo italiano vi insediò una colonia penale, succursale di quella di Pianosa. Dopo numerosi passaggi di proprietà, nel 1977 l'Isola fu dichiarata Riserva Naturale. Su quest'Isola è ambientata una parte del celebre romanzo "Il Conte di Montecristo", di Alexandre Dumas. Secondo alcuni studiosi, la scrittrice Agatha Christie voleva ambientarvi "Dieci piccoli indiani", uno dei suoi romanzi più celebri. Oggi, vivono stabilmente sull'isola solo due agenti del Corpo Forestale dello Stato e una coppia di guardiani.
Info:
L'accesso primario all'Isola è Cala Maestra. È possibile visitare solo la Villa Reale, l'Orto Botanico e il Museo. Sono ammessi solo 1000 visitatori l'anno e il tempo medio d'ttesa per per ottenere l'autorizzazione è nell'ordine dei mesi. Le visite guidate si svolgono entro i tre sentieri esistenti, molto impegnativi.