Museo delle cere di Piacenza
E' l'unico Museo delle Cere del Nord Italia ed il terzo in merito ad importanza del nostro paese. In realtà la cosa più significativa è rappresentata dalla sua originanalità volta a modificare la concezione stessa di museo delle cere: non la rappresentazione di vip contemporanei che normalmente ( pensiamo al Madame Tussauds ) sono l'ultimo cantante o l'ultimo calciatore di turno ma al contrario il frutto di una ricerca storica mirata ad individuare personaggi che hanno lasciato una traccia significativa di sè nei diversi ambiti, vincendo l'oblio del tempo. Come ratio il progetto museale si accosta ad uno dei più importanti musei delle cere del nostro continente , il museo delle cere di Mozart a Salisburgo, attraverso il quale rivive la Salisburgo del '600-'700 tuttavia il valore artistico e didattico è, se possibile, ancor più interessante. Il percorso ha il suo inizio con gli Etruschi e si conclude nel '900; attraverso le pregevoli schede didattiche ( tradotte anche in inglese) curate dal giornalista e storico locale Roberto Mori, il visitatore ha il piacere di assorbire , su diverse direttrici, quanto nella nostra terra è avvenuto e scoprire tra la curiosità e lo stupore, innumerevoli nessi con quel bagaglio di conoscenza condivisa di ciascuno di noi. Insomma il percorso offre spunti di approfondimento, veri flash d'impatto, dall'arte all'enogastronomia, dalla Grande Storia alla storia dei costumi e del costume. Sì poichè tra le eccellenze che il Museo vanta c'è sicuramente la collaborazione di uno fra i più grandi costumisti cinematografici Italiani : Stefano Nicolao ( noto per produzioni quali Marco Polo, Il Mercante di Venezia, Farinelli). Vere e proprie opere d'arte i nostri costumi che tuttavia rappresentano un corollario splendido alla personalità sì ben riprodotta che sembra voglia parlare e raccontarsi al visitatore.