Gli arazzi di Raffaello tornano nella Cappella Sistina
A partire dal 17 febbraio, e solo per una sola settimana, sarà possibile ammirare l'intero gruppo di arazzi disegnati da Raffaello per la Cappella Sistina. Le opere verranno presentate all'interno della sede romana.
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Nel cinquecentenario della morte di Raffaello, gli eventi dedicati all’artista si rincorrono nell’agenda delle grandi istituzioni del mondo. Dopo le iniziative già inaugurate ad Ancona, a Berlino e in altre città italiane ed europee, la Cappella Sistina punta i riflettori sull’attività dell’artista del Rinascimento, grazie a un evento che si preannuncia eccezionale.
Dal 17 al 23 febbraio infatti la Cappella Sistina, la più celebre cappella al mondo, ospiterà l’intero gruppo di arazzi che Raffaello realizzò su commissione di papa Leone X, pensati come abbellimento per le pareti dell’edificio. Un evento di enorme rilevanza, basti pensare che l’ultima volta in cui l’intero set di opere venne mostrato negli spazi della cappella risale al 1983.
I dieci arazzi di Raffaello
Dopo trentasette anni, dunque, le opere ritorneranno nel loro luogo di origine, lasciando temporaneamente le sale della Pinacoteca Vaticana, dove sono conservate e dove vengono esposte a rotazione per ragioni di conservazione.
Lunghi rispettivamente cinque metri e alti quattro, i dieci arazzi raffigurano le Storie dei santi Pietro e Paolo tratte dai Vangeli e dagli Atti degli apostoli. Disegnati da Raffaello ed eseguiti nella bottega del famoso arazziere Pieter van Aelst, a Bruxelles, le opere risalgono a un periodo tra il 1515 e il 1519.
Un’occasione imperdibile, dunque, per vederle al completo e in tutto il loro splendore.