Faro e Promontorio di Capo dell'Armi (o Capo d'Armi)
Caratteristica peculiare del promontorio roccioso su cui svetta il faro di Capo dell'Armi (o capo d'Armi) sono le sue cave di Pietra Reggina, nota anche come Pietra di Lazzàro o Leucopetra, dal greco "pietra bianca". Sulla scogliera sorge il Faro, che sancisce il limite sud-orientale dello Stretto di Messina e rappresenta la prima luce all'ingresso del Canale di Sicilia. Il promontorio è archeologicamente rilevante grazie al rinvenimento di numerose tracce della presenza dei primi cristiani:. Nei pressi di Capo dell'Armi vennero anche alla luce i resti di una villa romana appartenuta probabilmente al patrizio Publio Valerio, menzionata anche da Cicerone, e una stele con inscrizioni latine di epoca imperiale. Attivato nel 1867 e rinnovato nel 1959, il Faro di Capo dell'Armi è costituito da una torre bianca ottagonale su un fabbricato a due piani.