Cattedrale dei Santi Pietro e Francesco
Il carattere gentilizio della chiesa conventuale è evidente fin dalla fondazione, nella seconda metà del XV secolo, e dalla destinazione a sepolcreto della famiglia Cybo. L'edificio, quasi totalmente ricostruito tra il 1660 e il 1670 dagli architetti Giovanni Francesco Bergamini e figlio, prevedeva un monumentale altare maggiore, concepito come fastosa quinta scenografica al centro del presbiterio, e due altari nel transetto, per i quali Luigi Garzi realizzò le due tele con l'Immacolata e con la Trinità in Gloria e Santi. Il duca Alberico II stabilì una nuova cappella, dietro l’altare destro, come mausoleo della casata. I lavori della cappella Cybo-Malaspina iniziarono intorno al 1687e si conclusero con un'opera barocca, aggiornata secondo i dettami più avanzati della Roma del tempo. Nel 1821 l'antica Chiesa di San Francesco divenne Cattedrale. All'ingresso, sono riportati i nomi dei cittadini che combatterono in Spagna durante la Guerra Civile.