Torino legge, Calabria scrive: il Salone del Libro e Rubbettino, 27 anni insieme
Il Salone Internazionale del Libro di Torino giunge quest’anno alla sua 30° Edizione e l’editore Rubbettino, 27 anni insieme, rinnova un gemellaggio che porta a Torino la vivacità culturale del Reventino, incantevole area montana di Soveria Mannelli, nel catanzarese, dove ha sede la storica casa editrice.
Oltre il confine…della Calabria
“Oltre il confine” è il titolo di questa 30° Edizione del Salone del Libro di Torino, la cui locandina, opera meravigliosa di Gipi, la dice tutta sulla capacità della letteratura di oltrepassare barriere fisiche e mentali, proprio come l’editore Rubbettino ha fatto in questi anni.
Rubbettino Editore punta a quello che è oramai diventato presidio imprescindibile del libro e della lettura in Italia, e lo fa con un ricco cartellone di eventi e autori che affolleranno gli stand del Salone dal 18 al 22 Maggio. La casa editrice calabrese, che ama definirsi “un’officina culturale in cui si smontano e rimontano storie da regalare ai lettori, affinché possano intraprendere altre strade, con altri occhi e altre vite”, trova nel Salone del Libro un tassello fondamentale della propria mission.
Tante le presentazioni targate Rubbettino: dal libro di Mario Caligiuri, con l’intervento di Vittorio Sgarbi, sul delicato tema dei rapporti tra “Intelligence e magistratura”, al testo di Marco Olivieri e Anna Paparcone su Marco Tullio Giordana, con la partecipazione dello stesso regista; dal romanzo di Stefano Marelli (premio “Parole nel Vento”) all’autobiografia di Eduardo Margaretto, “Non chiamarmi bastardo, io sono John Fante”; e ancora, Annarosa Macrì, col romanzo “Corpo estraneo”, e la nuova edizione di “Un treno nel Sud”, di Corrado Alvaro, a cura di Vito teti. Non mancheranno appuntamenti di respiro internazionale, a testimoniare ancora una volta la capacità di andare “Oltre il confine” che da sempre distingue Rubbettino Editore.
Torino da leggere
L’occasione è perfetta per visitare Torino con ViaggiArt! Raggiungiamo il centro ed entriamo nel “tempio dei faraoni in Italia”, ovvero il Museo Egizio, sentendoci per un po’ Indiana Jones. Risaliamo per Via Santa Teresa e ci troviamo nel “salotto buono”, Piazza San Carlo, dove sostiamo ai tavolini dello storico Caffè Torino prima di visitare le famose Chiese Gemelle.
L’App ci guida verso Piazza Carignano, sede dell’omonimo Teatro, dove è possibile pranzare nel ristorante stellato Michelin “Del Cambio”, e poi ancora in Piazza Castello, che raggruppa attorno a sé i palazzi e i musei più rappresentativi della Torino sabauda.
Un po’ di shopping su Via Po e giunti in fondo, sull’ampia Piazza Vittorio, imbocchiamo i portici fino ad uno dei monumenti simbolo della Torino esoterica: la Chiesa della Gran Madre di Dio, tempio di “magia bianca”. Le ultime energie le dedichiamo al tramonto sulla collina panoramica di Monte dei Cappuccini, con la città ai nostri piedi intenta a scrivere un’altra pagina del suo avvincente romanzo…
Eliana Iorfida
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