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Lercara Friddi

Luogo: Lercara Friddi (Palermo)
Lercara Friddi è un comune italiano di 7.386 abitanti della provincia di Palermo in Sicilia. Geografia fisica Clima Storia In passato Lercara Friddi è stato un importante centro minerario, l'unico in Provincia di Palermo per l'estrazione e la lavorazione dello zolfo. Lercara Friddi sorge quasi alle falde di Colle Madore, tra il vallone del Landro e la vallata di Fiumetorto e del Platani. Si trova sulla direttrice Palermo - Agrigento, ad un'altezza media di 670 metri s.l.m. È stata fondata, nell'ambito delle nuove città istituite dall'amministrazione spagnola per ripopolare i feudi abbandonati, con la licentia populandi del 22 settembre 1595 concessa a Baldassare Gómez de Amezcua che avendo sposato Francesca Lercaro, figlia di Leonello, gli portò in dote matrimoniale i feudi Friddi e Faverchi. Leonello Lercaro era un imprenditore genovese venuto in Sicilia in cerca di migliore fortuna e grazie alla cui intraprendenza il paese sorse. La famiglia di costui era cattolica di rito greco, ed in tale fatto si giustifica la presenza a Lercara dell'icona della Madonna di Costantinopoli ritrovata dall'undicenne Oliva Baccarella nel 1807: l'effigie graffita recante la data del 1734 presumibilmente proveniva da una chiesa lercarese che seguiva il rito dei Lercari; andata possibilmente smarrita per la rovina di dette chiese fu ritrovata all'aperto nei pressi di un vicino torrente: la tradizione popolare tramanda come miracoloso quell'evento, e da qui trassero origine la festività patronale e la chiesa di Maria Santissima di Costantinopoli (che conserva il graffito, dipinto alla fine del XIX secolo). Lercara è un paese ricco di aspetti artistici ed architettonici. La Biblioteca comunale “Giuseppe Mavaro” (insigne lercarese studioso di letteratura e storia municipale) ospita il “Costume nel pupo” di Vito Giangrasso ed il museo archeologico. La stagione dell'archeologia antica si aprì nel 1992 quando il cittadino Antonino Caruso consegnò al Comune un gruppo di pregevolissimi reperti – recuperati accidentalmente – provenienti da Colle Madore. Su questo Colle vicino all'abitato si trovava “il tempio di Afrodite / sepolcro di Minosse” secondo la tesi di Danilo Caruso, studioso che ha anche attribuito delle tele anonime, custodite al Duomo ed in San Matteo, allo “Zoppo di Gangi” (nome d'arte di due artisti siciliani di fine Cinquecento-inizio Seicento) ed al pittore ottocentesco Giuseppe Carta. La scoperta dello zolfo incentivò a partire dal 1828 la crescita di Lercara. Nelle imprese estrattive furono coinvolti anche gli Angloamericani Rose Gardner che hanno lasciato in paese una villa – Villa Lisetta – in stile vittoriano. Le attività del bacino minerario chiusero definitivamente nel 1969: la Regione siciliana nel 1993 istituì un parco minerario. Il paese ospita diversi monumenti pubblici che, tra i vari, celebrano il ricordo di illustri personalità locali (alcuni sono opera di artisti di pregio del passato come Mario Rutelli, Antonio Ugo, Cosmo Sorgi e Domenico De Lisi). Sul Colle Croce, addossato all'abitato, si trovano pregevoli ottocentesche architetture: la “Santa Croce” ed il serbatoio idrico che alimentava le fontanelle pubbliche (“la vasca”). Meritevoli di attenzione sono i prospetti del Plesso Sartorio e della Matrice per via dello scontro semiotico tra Chiesa cattolica e massoneria locale nel periodo di fine Ottocento-inizio Novecento. Uno spazio urbano è stato dedicato al servo di Dio Padre Pino Puglisi. Lercara Friddi è nota anche per aver dato i natali al famigerato gangster Lucky Luciano. Nel 1951 Lercara Friddi salì agli onori delle cronache nazionali a causa del prolungato sciopero dei minatori, scaturito da un tragico episodio documentato dallo scrittore Carlo Levi nel suo libro Le parole sono pietre: il 18 giugno, un ragazzo di diciassette anni, Michele Felice, un "caruso" che lavorava nella miniera, venne schiacciato da un masso caduto dalla volta di una galleria, e mori. È un fatto frequente: anche il padre del morto aveva avuto una gamba schiacciata da una frana. nella zolfara. Alla bustapaga del morto venne tolta una parte del salario, perché, per morire, non aveva finito la sua giornata; e ai cinquecento minatori venne tolta un'ora di paga, quella in cui avevano sospeso il lavoro per liberarlo dal masso e portarlo, dal fondo della zolfara, alla luce. Il senso antico della giustizia fu toccato, la disperazione secolare trovò, in quel fatto, un simbolo visibile, e lo sciopero cominciò. Anche il giornalista e poeta Mario Farinella nel suo "pamphlet" La zolfara accusa - lettera da Lercara Friddi, documentò coraggiosamente le lotte degli zolfatari contro i gretti ed avidi proprietari delle miniere. Monumenti e luoghi d'interesse Siti archeologici Colle Madore Società Evoluzione demografica Abitanti censiti Persone legate a Lercara Friddi Pietro Lo Forte Gioacchino Germanà Mauro Picone, matematico Alfonso Giordano Andrea Finocchiaro Aprile Lucky Luciano Salvatore Vicari Nicolò Nicolosi, calciatore Rosario Pecoraro, ex fantino Anna Nicolosi Grasso, politica Frédéric François, cantante italo-belga Amministrazione Note ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2010. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012. Voci correlate Colle Madore Madonna del Pozzo Solfara Fiorentino Colle friddi Solfara Sociale Colle croce Altri progetti Commons contiene immagini o altri file su Lercara Friddi Collegamenti esterni Sito istituzionale del comune L'icona dell'Odigitria a Lercara Friddi
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