Varia di Palmi: la festa popolare Patrimonio UNESCO
La Varia di Palmi, in provincia di Reggio Calabria, è una delle più suggestive processioni di cosiddette "macchine a spalla" del sud Italia, dopo quella di Messin: centinaia di figuranti e un'impalcatura di 16 metri d'altezza attraversano la folla di fedeli nell'ultima domenica di agosto. Da non perdere!
Inserite a tutti gli effetti tra i Patrimoni UNESCO, le grandi macchine a spalla sono le protagoniste assolute di alcune tra le più stupefacenti feste e processioni religiose in Italia, suprattutto al centro-sud.
Nate come strutture rudimentali, questi capolavori dell'ingegno e dell'artigianato si sono poi evoluti in sostegni, impalcature e vere e proprie torri piramidali, come nel caso della Varia di Palmi, realizzate nei materiali più disparati.
Per assistere a una tra le più sorprendenti di queste processioni, la Varia di Palmi, occorre programmare un soggiorno nella cittadina di Palmi, nel Basso Tirreno calabrese lungo la splendida Costa Viola, durante l'ultima domenica di agosto, quando la comunità locale rende omaggio alla propria patrona e protettrice, la Madonna della Sacra Lettera.
Varia di Palmi: storia
La Varia di Palmi è la festa religiosa e popolare più attesa nell'omonima cittadina del reggino, in Calabria, e certamente l'evento tradizionale più importante dell'intera regione, in quanto Patrimonio Immateriale UNESCO dal 2013.
Ma quali sono le origini della Varia di Palmi e perché è gemellata alla processione della "Vara" di Messina?
Era il giugno del 1575 quando a Messina scoppiò l'epidemia di peste dei trent'anni, causando la morte di oltre 40.000 persone. Il morbo giunse in città dal Levante, a seguito della Battaglia di Lepanto (7 ottobre 1571) e in breve si propagò fino a Reggio Calabria e lungo tutte le città della costa tirrenica, inclusa Palmi. I cittadini di Palmi, accolsero chi fuggiva e mandarono in soccorso dei malati viveri e olio locali tramite i propri marinai.
Superata la calamità, la città di Messina volle donare alla città di Palmi, in segno di riconoscenza, una importante reliquia legata alla Madonna della Lettera, un suo capello, che secondo la leggenda discese sulla città nel 42 d.C., unitamente a una lettera di benedizione scritta dalla madre di Cristo. Fu così che nel 1582, accompagnato nella traversata dello Stretto da un'intera flotta di barche "vestite a festa", il vascello capeggiato da Giuseppe Tigano portò il reliquiario contenente il Sacro Capello della Vergine da Messina a Palmi. Da allora, ebbe inizio anche qui la venerazione della Madonna della Sacra Lettera (una delle Madonne Nere d'Italia) in onore della quale, sul modello messinese, si realizzò per la prima volta un enorme carro votivo rappresentante l'Assunzione di Maria.
La Varia di Palmi è dunque è un enorme carro sacro che rappresenta l'universo e l'assunzione in cielo della Vergine: il carro, dell'altezza di ben 16 metri, è trasportato a spalla da 200 'mbuttaturi (portatori). Su di esso e tutto attorno trovano posto figuranti in carne e ossa che rappresentano la Madonna, il Padreterno, gli apostoli e gli angeli.
Varia di Palmi: Patrimonio UNESCO
Dal 1900 a oggi la tradizione della Varia di Palmi ha ricevuto importanti riconoscimenti, tra i quali l'emissione di un francobollo prodotto dall'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato e, nel 2013, l'ambito inserimento nel Patrimonio Orale e Immateriale dell'Umanità UNESCO come una tra le più importanti grandi macchine a spalla.
Hotel a Palmi
Palmi è una meravigliosa destinazione turistica lunga la Costa Viola, alle pendici del Monte Sant'Elia, dal quale si gode una vista mozzafiato su Calabria e Sicilia, non a caso molti scrittori e poeti hanno definito la cittadina una "Terrazza sullo Stretto".
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