Viaggio tra le Clementine di Calabria IGP: essenza di gusto e benessere
Profumo di zagare, colore del sole, dolcezza al palato e un concentrato di salute: queste le caratteristiche delle Clementine di Calabria IGP, il frutto tipico calabrese che oggi ci accompagna in un succoso viaggio nei territori di provenienza.
Indice
Tutto il succo di una regione nelle Clementine di Calabria
Agrumi ibridi, nati dall'incrocio tra arancio amaro e mandarino, le Clementine di Calabria possono annoverarsi tra le eccellenze del “made in Calabria”.
Apprezzate per la caratteristica dolcezza, il gusto pieno e l’assenza di semi nella polpa, le Clementine di Calabria IGP (Citrus x clementina), sono gli agrumi di Calabria più rappresentativi assieme al Bergamotto di Reggio Calabria e al Cedro di Santa Maria del Cedro e, proprio come questi “parenti di zagara”, raccontano sulla tavola la storia antica dei territori dai quali provengono.
Pare che la pianta sia nata per puro caso da un innesto fatto nel 1898 da padre Clément Rodier. Coltivate in Italia sin dagli anni ’30, le Clementine hanno trovato in Calabria il loro habitat ideale, giungendo a maturazione molto presto, addirittura ai primi di ottobre per le varietà precoci di Clementine.
Tra le pianure che vedono maturare al sole i preziosi frutti calabresi: la Piana di Gioia Tauro (RC), la fascia ionica reggina compresa tra i Comuni di Stilo e Monasterace sono i luoghi storicamente interessati dalla diffusione delle Clementine di Calabria, ma è nella vasta Piana di Sibari, nel territorio di Corigliano Calabro che possiamo apprezzare nuove varietà di Clementine e nuovi modi di gustarle.
Clementine di Corigliano Calabro, tra storia e innovazione
Il nostro viaggio dritto “al succo” delle Clementine calabresi fa tappa nel meraviglioso borgo medievale di Corigliano, che domina la Piana di Sibari e guarda l’alba sulla costa dell’Alto Ionio.
I produttori locali ci accompagnano alla scoperta di un territorio generoso, dove gli agrumeti cingono i resti del Parco Archeologico dell’antica Sibari e si estendono ai piedi del colle sul quale svetta il Castello Ducale e si dispone il borgo, con i suoi vicoli e le sue chiese.
È qui che negli ultimi anni le Clementine di Calabria, prodotto tipico calabrese tra i più apprezzati al mondo, sono state declinate in modi diversi, sia in cucina che nel formato di distribuzione.
Le Clementine di Calabria a tavola e sul mercato
Vi state chiedendo come gustare le dolci e salutari Clementine di Calabria IGP? ViaggiArt ha assaggiato per voi qualche ricetta e i nuovi prodotti nati dalla creatività dei giovani imprenditori calabresi.
Consumate fresche o trasformate in canditi, marmellata, succhi, sorbetti, dolci, liquori e addirittura piatti salati, che rielaborano la tradizione gastronomica calabrese in nuove forme agrodolci, le Clementine di Calabria sono un piacere al palato e un concentrato di vitamina C. Da assaggiare: baccalà alla mousse di Clementine e panna cotta alle Clementine di Calabria!
A chi, invece, preferisce gustare l’essenza al naturale dei mitici frutti calabresi, consigliamo Clemì, la “Clementina da bere”, ovvero puro succo di Clementine della Piana di Sibari; oppure una merenda tutta salute a base di Clementine di Calabria in formato snack, nella pratica confezione “Clementime”, ideata per uno spuntino veloce.
Le Clementine e le tradizioni calabresi
Di seguito qualche “spicchio di curiosità” per chiudere il nostro viaggio tra le Clementine...
Nel periodo natalizio la buccia degli agrumi di Calabria, Clementine in primis, viene da sempre utilizzata in famiglia in occasione delle grandi tombolate: un modo originale per coprire le caselle dei numeri, legando l’atmosfera del Natale all’inconfondibile profumo di arance e mandarini.
Sempre nel periodo natalizio, la scorza delle Clementine di Calabria e degli altri agrumi di Calabria viene candita e ricoperta di cioccolato e glassa, per un dessert che sprigiona anche in inverno il sole del Sud.
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