Consigli di viaggio - A Tavola

3 piatti tipici dell'Emilia Romagna da provare

Scritto da Redazione , 01/09/20

Cosa rende unica e accogliente l'Emilia Romagna più della sua cucina? Oggi vi proponiamo un viaggio gastronomico alla scoperta dei 3 piatti tipici dell'Emilia Romagna da assaggiare assolutamente.

I piatti tipici dell'Emilia Romagna sono il vero orgoglio di questa terra, conosciuta in tutto il mondo anche per la sua inconfondibile e ricchissima tradizione culinaria, che porta in luce un prodotto tipico e di origini certificate per ogni provincia.

Chiunque soggiorni in Emilia Romagna sa che, ovunque si trovi, col cibo casca sempre bene!

Pasta fresca, salumi e formaggi stagionati, piadine, aceto balsamico, vino DOC e tanto altro sono i prodotti fiore all'occhiello di questa generosa regione e ingredienti per ricette imperdibili.

Ecco 3 piatti tipici dell'Emilia Romagna da assaggiare assolutamente durante un viaggio. 

Gnocco fritto

Tra i piatti tipici dell'Emilia Romagna, lo gnocco fritto con il salume è davvero un "must"!

Può capitare che questa, come altre specialità, cambi nome a seconda della provincia in cui ci si trava: a Parma, ad esempio, viene chiamato torta fritta.

Ciò che non cambia, per fortuna, è la sostanza: un impasto a base di farina, acqua, sale, latte e strutto, che viene fritto e servito ad accompagnare quasi sempre un bel tagliere di salumi e formaggi tiptici. 

Tigella

Sempre come accompagnamento ai grandi salumi, affettati e formaggi stagionati, spesso le tigelle sostituiscono lo gnocco fritto.

Tra i piatti tipici dell'Emilia Romagna, la tigella è la deliziosa focaccina preparata con farina, acqua, lievito di birra e strutto.

Il suo nome si identifica con quello della piastra, un tempo in terracotta, che in origine veniva utilizzata per la cottura.

Biscione Reggiano

Tra i paitti tipici dell'Emilia Romagna nel periodo invernale, specifico  del reggiano, c'è senza dubbio il cosiddetto biscione.

Si tratta di un dolce a base di mandorle, zucchero, uova e canditi. Viene cotto al forno ed è chiamato così per via della sua tipica forma a serpente, benché ne esistano diverse varianti locali.

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