Santo Stefano di Sessanio
Santo Stefano di Sessanio, uno dei “Borghi più belli d’Italia”, è un piccolissimo paesino in provincia dell’Aquila con poco più di 100 abitanti.
Il borgo fortificato si trova all’interno del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e, nonostante sia stato vittima del terremoto del 2009, ancora oggi preserva le sue antiche bellezze architettoniche. La cittadina è conosciuta anche a livello internazionale essendo stata set di diversi film.
Le origini di Santo Stefano sono antiche, ma il borgo ha raggiunto il suo massimo splendore sotto il dominio della famiglia Medici (1579 – 1743). In quell’epoca la sua fama si doveva alla produzione della lana carfagna, una lana nera utilizzata nella realizzazione di uniformi militari e sai per i monaci. L’entrata nel borgo è scandita da una Porta Medicea sulla quale è ancora oggi individuabile lo stemma della famiglia.
Il borgo è stato completamente costruito in pietra calcarea bianca e roccia. Con la sua forma cilindrica la Torre Medicea, oggi in fase di ricostruzione dopo il terremoto, domina tutta la cittadina. Vicino ad essa si trova la Casa del Capitano, un palazzo del Quattrocento con un ampio loggiato; sempre sullo stesso stile è possibile ammirare Palazzo delle Logge, antica residenza nobiliare della famiglia Medici.
La Chiesa del paese si trova nella piazza principale ed è la Cappella di Santa Maria delle Grazie. Molto suggestiva anche la Chiesa della Madonna del Lago - stile barocco e navata unica - posizionata ai margini di un laghetto ai piedi della collina dove sorge Santo Stefano di Sessanio.
Grazie all’iniziativa di un giovane imprenditore svedese, Daniel Kihkgren, è stato possibile individuare le potenzialità del paese e dare vita ad un albergo diffuso, Residenze Sextantio, puntando sull’esclusività e portando così al borgo un turismo differente. È stato così possibile recuperare tutte le case disabitate del centro storico senza intaccare l’estetica e l’architettura del borgo.
Le lenticchie sono il prodotto tipico di Santo Stefano di Sessanio; con esse vengono preparati diversi piatti ma soprattutto zuppe.