Luogo - Edificio di culto

Basilica di San Paolo Fuori le Mura

Luogo: Via Ostiense, 261, Roma

La Basilica di San Paolo Fuori le Mura è una delle quattro basiliche papali di Roma, la seconda più grande dopo San Pietro in Vaticano, dal 1980 è "Patrimoni dell'Umanità" Unesco. Sorge lungo la via Ostiense, appena fuori dalle mura aureliane (da cui il nome), sul luogo che la tradizione indica come sepoltura dell'apostolo Paolo, sotto l'altare papale, da sempre meta di pellegrinaggi e dell'itinerario giubilare per l'apertura della Porta Santa. Fu l'imperatore Costantino I, nel 324, a far erigere una piccola basilica (di cui si conserva la sola curva absidale) nel luogo di sepoltura di Paolo di Tarso. L'edificio, inadeguato per la folla dei pellegrini, fu ricostruito completamente sotto gli imperatori Teodosio I, Graziano e Valentiniano: edificio a cinque navate, con 80 colonne e un quadriportico. Successive aggiunte, come l'arco trionfale, sono attribuibili ai restauri compiuti da Galla Placidia. Sotto il pontificato di Papa Gregorio I la Basilica venne modificata profondamente: il livello pavimentale fu rialzato per porre l'altare sopra la tomba di Paolo. Nel IX secolo la Basilica fu circondata da una cinta muraria fortificata con torri, un vero e proprio borgo. Successivamente, vi si aggiungono il campanile e il ciborio di Arnolfo di Cambio. Nel 1600 fu costruito l'altare maggiore e nel 1724 la Cappella del Crocifisso (oggi del Santissimo Sacramento) per accogliere l'opera lignea di Tino di Camaino. Nel 1823 la Basilica fu in gran parte distrutta da un incendio: si salvarono il ciborio e alcuni mosaici dell'Arnolfo, l'abside, l'arco trionfale e il chiostro. La ricostruzione fu opera di Leone XII e i lavori furono affidati a Pasquale Belli. L'attuale aspetto è dovuto però all'architetto Luigi Poletti. La facciata sopra il colonnato è decorata con dei mosaici ottocenteschi; il quadriportico è decorato da marmi policromi e ospita cinque portali d'accesso, opere d'arte in pietre preziose. Il transetto riprende gli affreschi sulla vita di San Paolo, alternati a finestroni in alabastro; su di esso si aprono quattro cappelle (S. Stefano, Santissimo Sacramento, S. Lorenzo e S. Benedetto). Il ciborio, in marmo, presenta un'edicola gotica sorretta da quattro colonne corinziecon quattro cuspidi. Il catino absidale è decorato col pregevole mosaico del Redentore.

Info:

Tutti i giorni dalle 7:00 alle 18:30.

Ingresso gratuito.

Risparmia sul tuo hotel - hotelscombined.it

Potrebbero interessarti