Luogo - Archivio

Archivio centrale dello Stato

Luogo: Piazzale degli Archivi, 27, Roma
La sede dell’ACS è un edificio monumentale progettato dagli architetti De Renzi, Figini e Pollini, destinato originariamente a sede della Mostra dell’autarchia, del corporativismo e della previdenza sociale nell’ambito dell’Esposizione Universale del 1942. L’edificio, a causa della guerra, fu portato a termine negli anni Cinquanta, su iniziativa di Virgilio Testa, commissario straordinario dell’Ente EUR, apportando le modifiche necessarie per adattare il palazzo alle esigenze dell’Istituto. Negli anni Novanta ha conosciuto una rilettura degli spazi interni: in occasione del 40° anniversario dell’istituzione sono stati inaugurati i nuovi locali destinati al pubblico (ingresso, sala di studio, biblioteca, sala convegni) progettati dall’architetto Giulio Savio. Gli ambienti, valorizzati da opere pittoriche e scultoree di Angelo Cucciarelli, Piero D’Orazio, Carlo Lorenzetti, Paolo Pasticci, si sono negli ultimi anni ulteriormente arricchiti grazie a donazioni di altri artisti contemporanei, andando a costituire un piccolo ma significativo nucleo museale. In occasione del 60° anniversario è stata inaugurata la sala Mario Serio, destinata alla consultazione degli archivi di architettura. 

L'ACS conserva la documentazione prodotta dagli organi centrali dello Stato a partire dall'unità d'Italia; conserva inoltre archivi e documenti di enti pubblici di rilievo nazionale e archivi privati di personalità che hanno occupato importanti ruoli nella vita pubblica e culturale della nazione.

Per la sua natura istituzionale l'ACS rappresenta da oltre mezzo secolo il punto di riferimento obbligato per le ricerche sulla storia unitaria del nostro Paese. Il patrimonio archivistico ha attualmente una consistenza di circa 800.000 pezzi per un totale di 120 chilometri lineari.

Tra i documenti di maggior rilevanza conservati dall'Istituto si segnala l'originale della Costituzione della Repubblica italiana e la Raccolta degli originali delle Leggi e decreti.

Al materiale documentario si aggiunge quello della Biblioteca dell'Istituto, specializzata in storia contemporanea, la cui consistenza, in continuo incremento, consta di circa 200.000 unità librarie su supporti tradizionali e non, comprese monografie, periodici, atti ufficiali, opuscoli, e prodotti di editoria elettronica. 
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