Luogo - Area Archeologica

Appia Antica

Luogo: Via Appia Antica, 223, Roma

La Via Appia era l'antica strada romana che collegava Roma a Brindisi, il più importante porto per la Grecia e l'Oriente. L'Appia è probabilmente la più famosa strada romana di cui siano rimasti i resti. I lavori per la costruzione iniziarono nel 312 a.C., per volere del censore Appio Claudio Cieco, e si protrassero fino al 190 a.C. La strada fu restaurata e ampliata durante il governo degli imperatori Augusto, Vespasiano, Traiano e Adriano. Dopo la caduta dell'Impero Romano d'Occidente, la strada cadde in disuso per molto tempo, fino a quando Papa Pio VI ordinò il suo restauro e la riportò in attività. Ampi tratti della strada originale si sono preservati fino a oggi (alcuni ancora usati per il traffico automobilistico), mostrando numerose tombe e catacombe romane delle prime comunità cristiane. La strada fu progettata e costruita dai migliori ingegneri dell'Impero, tanto da essere percorribile in ogni stagione grazie alla pavimentazione con grandi pietre levigate e perfettamente combacianti. La pavimentazione poggiava, a sua volta, su uno strato di pietrisco che colmava una trincea artificiale che assicurava la tenuta del drenaggio. Quasi sempre rettilinea, permetteva la circolazione nei due sensi, affiancata sui lati da crepidines (marciapiedi) per il percorso pedonale, meritandosi l'appellativo di "Regina delle Strade" (regina viarum). Sulla Via Appia apparvero per la prima volta le pietre miliari. Una nuova Via Appia venne costruita da Roma a Brindisi quasi-parallelamente a quella originale nel 1784. Visto l'interesse storico e la mole dei reperti archeologici presenti lungo la Via, nel 1988 è stato istituito il Parco Regionale dell'Appia Antica, che ricade nei comuni di Roma, Ciampino e Marino.

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