A casa di Bonaria Manca, pittrice pastora
Addio a Bonaria Manca, pittrice pastora, come amava definirsi per richiamare le proprie origini sarde. Era nata a Orune nel 1925, ma dagli anni Cinquanta viveva a Tuscania, dove oggi la sua casa-museo è un prezioso studio d'artista e opera d'arte essa stessa, meta di pellegrinaggio per gli amanti della piccola donna dall'animo naïf.
La Casa dei Simboli di Bonaria Manca
Bonaria Manca, pittrice pastora, è stata un'artista autodidatta, capace di trasformare la propria casa in un museo, noto come “La Casa dei Simboli”
Pareti dipinte a mano con scene raffiguranti la vita contadina, gli elementi della natura, i mestieri di un tempo, come quello delle lavandaie; e poi ancora animali, uomini di chiesa e figure oniriche, sospese tra realtà e fantasia, in un percorso autobiografico che propone, stanza per stanza, i momenti di una vita semplice ma artisticamente potente, dall’infanzia in Sardegna alla Tuscia, patria acquisita.
Sul sito ufficiale della casa-museo Bonaria Manca è possibile scorrere l'intera fotogallery degli ambienti domestici affrescati.
Opere di Bonaria Manca
Le opere di Bonaria Manca sono state esposte a Roma, a Torino, Viterbo, Cagliari, Parigi, Lione, Ginevra, Salonicco, Marsiglia e nei Paesi Bassi.
Nel 2000, la "pittrice pastora" venne nominata ambasciatrice dell’UNESCO.
Lo scrittore Jean-Marie Drot, diceva di lei:
“La cosa che mi piace nell'opera di Bonaria Manca è il fatto che quasi niente viene dalla testa, ma dal cuore. Per me la sua è una pittura cosmica. Avere un quadro di Bonaria è come avere un talismano”.
Del 2015 il pluripremiato documentario sulla vita della pittrice pastora, dal titolo L’Isola di Bonaria, di Jo Lattari per la regia di Luigi Simone.
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