Luogo - Museo

Museo archeologico territoriale

Luogo: Via G. Serrecchia, Monterotondo (Roma)

Il Museo Archeologico Territoriale è diviso in quattro sezioni. La prima è stato istituito per far luce sui danni reali causati da tombaroli, che non consistono solo nel furto di antichità, ma soprattutto nella distruzione di intere fasi archeologiche. Tutti i materiali esposti provengono da tombe distrutte a seguito di scavi clandestini che si sono verificati in tempi diversi, recuperati dalla polizia in case private nella città di Monterotondo o nelle immediate vicinanze. La seconda sala mostra due sepolture risalenti al VII secolo a.C., provenienti dalla necropoli dell'antica città latina di Crustumerium, vicino l'odierna Settebagni. L'antica Crustumerium godeva di una posizione strategica importante, e per questo fu bersaglio delle ambizioni espansionistiche di Roma. Diversi i tentativi per conquistarla: il primo, ad opera di Romolo che, ne rapì le donne con l'inganno, insieme alle Sabine. La città fu conquistata dai Romani nel 499 a.C. e trasformata in un avamposto militare per controllare le incursioni da parte di Veio e dei Sabini, non era ancora soggiogati. La terza sezione ospita una tomba risalente agli inizi del VI secolo a.C., con resti di una cintura di metallo. La tomba è stata scoperta vicino a Cretone, durante gli scavi archeologici condotti dalla direzione del Museo in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio, nel contesto di un progetto di ricerca finalizzato a conoscere le dinamiche di insediamento della zona di confine tra Latini e Sabini, che comprende l'odierna Monterotondo. La quarta sezione del Museo è dedicata ai riti funebri in epoca romana.

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