L’Isola dei Conigli: la spiaggia più bella del mondo
Tra magia, natura e relax: un posto unico, che non ha eguali sulla Terra. La “Piscina di Dio”, per il grande Domenico Modugno
Indice
L'incanto che appare
Un’affusolata via di sabbia candida affiora dal fondale e, lentamente, l’incanto prende vita: un istmo sabbioso emerge dalle acque e collega l’isolotto alla riva di fronte. È un evento raro, che l’ultima volta, grazie al moto ondoso e alla bassa marea, si è verificato nell’ormai lontano 2008 e ha completato quell’immenso quadro che solo la natura poteva dipingere: la baia dell’Isola dei Conigli, caratterizzata dalla spiaggia più bella del mondo (com’è stata etichettata qualche anno fa).
Stiamo parlando di un piccolo paradiso d’Italia e di un isolotto di appena 4,4 ettari, con un’altezza di 26 metri e perlopiù roccioso. Immerso al centro di una baia da sogno, è circondato da acque limpide e cristalline, nelle quali è possibile immergersi con estrema tranquillità, visto che la profondità non supera i 150 centimetri. Un eden sulla Terra che, assieme al golfo che lo accoglie, fa parte della Riserva naturale orientata Isola di Lampedusa, una riserva della Sicilia che comprende anche la maggiore dell’arcipelago delle Pelagie.
Sulla spiaggia più bella del mondo
È lì che il sole sembra avere la sua dimora. È un luogo in cui le barche, viste dall’alto, appaiono sospese, mentre tiepide onde bagnano una sabbia fine e dorata. Per molti non esistono immagini o filmati che ne descrivano la reale bellezza: bisogna recarsi personalmente sulla riva per apprezzare davvero l’equilibrio dei colori e i riflessi dettati da Madre Natura.
Un posto da salvaguardare
La spiaggia vicina all’isolotto è anche una delle poche zone su cui depongono le uova le tartarughe marine Caretta caretta. Anzi, è l’unico sito in Italia su cui le deposizioni sono regolari: negli ultimi 25 anni ha ospitato da 1 a 7 nidi l’anno.
È una magia che avviene soprattutto di notte, quando le tartarughe, raggiunta la spiaggia, scavano una buca e vi depongono circa 100 uova, per poi ricoprirle con la sabbia. Al termine dell’incubazione, poi (che dura all’incirca due mesi), vi è la schiusa e i piccoli, sempre durante le ore notturne, riemergono dalla sabbia e si dirigono verso il mare.
La flora e la fauna dell’isolotto sono simili a quelle che si ritrovano sulla costa nord-africana.
L’isola è inoltre un’importante stazione di sosta anche per varie specie di uccelli migratori, che vi fanno tappa ad aprile e a settembre.
Dove si trova l’Isola dei Conigli
L’Isola dei Conigli è praticamente di fronte la costa sud di Lampedusa, la principale isola delle Pelagie. La prima cosa da fare per raggiungerla, quindi, è arrivare a Lampedusa. Come? Semplice: o in aereo da i principali aeroporti siciliani, con partenza anche giornaliere, o – specialmente nel periodo estivo – dalle principali città italiane, come Roma, Bologna, Milano, Bergamo, Venezia, Torino e Genova.
Lampedusa si può raggiungere anche in traghetto o in aliscafo. La partenza è generalmente da Agrigento.
Come arrivare sulla spiaggia dei Conigli
Raggiungere la Spiaggia dei Conigli ha anche un costo. Un piccolo prezzo, in realtà, per una grande ricompensa. Dal centro abitato bisogna arrivare a Capo Ponente e successivamente proseguire a piedi attraverso un sentiero lastricato per circa 15-20 minuti.
L’accesso, ricordiamo, è consentito solo di giorno: dalle 8.30 alle 19.30, al fine di salvaguardare la nidificazione delle tartarughe (che – come detto – avviene spesso di notte).
C’è da sapere infatti che l’intera area è gestita da Legambiente, e che l’associazione ambientalista, ha messo in atto diverse misure al fine di tutelare quest’altra magia della natura.
Ogni anno, in aggiunta, Legambiente organizza squadre di volontari da selezionare per la sorveglianza della spiaggia durante la stagione estiva, quando – per le sue meraviglie –, soprattutto ad agosto, viene presa d’assalto dai turisti. Ecco anche perché il consiglio di ViaggiArt.com è quello di visitare questo splendore a luglio o ancor meglio a settembre.
Perché si chiama Isola dei Conigli
Una prima spiegazione sul perché si chiami “Isola dei Conigli” ci arriva dalla prima carta nautica rinvenuta e datata 1824. Tale mappa fu redatta dal capitano Smith, il quale denominò l’area “Rabit Island”. Ciò, in relazione all’istmo, di cui abbiamo già parlato, che collega di rado l’isolotto alla spiaggia. E “rabit”, in effetti, in arabo significa proprio “collegamento” o “che collega”.
Un’altra teoria, invece, riguarda un errore tipografico. La parola “rabbit” (coniglio), sempre sulla stessa carta nautica di Smith, fu stata stampata – pare – con una sola “b” e le cartografie successive riportarono il refuso negli anni a seguire.
E infine, c’è anche una terza interpretazione: secondo alcuni il nome deriverebbe da una colonia di conigli un tempo presente sull’isola. Colonia che, in occasione di una delle formazioni dell’istmo sabbioso, scomparì grazie appunto al raro collegamento.
La Piscina di Dio: la casa di Domenico Modugno
Nascosta da un vallone, poco prima di raggiungere la Spiaggia dei Conigli, vi è quella che fu l’ultima residenza del grande Domenico Modugno. Già, perché il cantante, follemente innamorato del posto, vi fece costruire una stupenda villa e, in essa, trascorse gli ultimi anni della sua vita. E fu proprio lui ha coniare la definizione la “Piscina di Dio”, riferendosi all’oasi che, ogni giorno, poteva ammirare semplicemente affacciandosi dal balcone.