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Cosa vedere a Matera, dalla Cattedrale di Matera al MUSMA Matera

Scritto da Redazione , 08/11/19

Gettonatissima per il 2019, la Città dei Sassi è sempre una meta top. Cosa vedere a Matera oltre ai quartieri dei celebri Sassi? Tantissimo, dalla Cattedrale di Matera al MUSMA Matera, passando per dimore storiche, "case cave", chiese rupestri, musei e biblioteche, tra storia e contemporaneo.

Cosa vedere a Matera in un weekend

Non solo Sassi nella splendida Matera! Se vi state chiedendo cosa vedere a Matera durante un weekend che vi faccia scoprire ogni aspetto di questa particolarissima città, basta seguire i nostri suggerimenti e programmare un trekking urbano e nella Murgia Materana alla scoprta di tante piccole e grandi bellezze.

I Sassi, si sa, costituiscono il centro storico della città di Matera e sono l'attrattore principale che, ogni anno, attira nella piccola capitale della pietra mediterranea migliaia di turisti da tutto il mondo. I quartieri Caveoso e Barisano formano un complesso unico nel loro genere, iscritti nella lista dei "Patrimoni dell'Umanità" dall'UNESCO nel 1993.

Partiamo quindi dalla visita del centro per portarci anche in luoghi inediti, che vale la pena visiatre per scoprire cosa vedere a Matera oltre ai Sassi.

Da non perdere, durante un trekking panoramico alcune tra le più suggestive case scavate, riadattate in musei, piccoli teatri e tanto altro...

Casa Cava Matera 

Nel Sasso Barisano, ad esempio, merita una visita Casa Cava Matera, ovvero il Centro per la Creatività.

Casa Cava Matera si trova di fianco alla Chiesa Rupestre di San Pietro Barisano. Il corpo centrale è costituito da una cava a pozzo, ovvero da un particolare sistema estrattivo dei conci di pietra per le costruzioni, una tipologia molto rara a Matera, dove la tecnica principale era lo scavo a cielo aperto.

Non si hanno notizie sulla data di utilizzo della cava: secondo gli studiosi potrebbe datarsi al 1663, anno in cui Matera fu eletta capoluogo della Basilicata. Oggi vi si accede tramite alcune grotte collegate alla grande camera, a cui in origine si arrivava solo dall’alto.

Oggi Casa Cava Matera è un centro culturale polivalente, interamente scavato nella roccia per uno spazio di 900 metri quadri, composto da ben 10 ambienti diversi, di cui un auditorium che può ospitare 140 persone. La sua versatilità la rende un luogo adatto a concerti, rappresentazioni teatrali, spazio espositivo e centro congressi. Un luogo da visitare in perfetta armonia tra la bellezza e funzionalità.

Visita alla Cattedrale di Matera

Il Duomo Matera, ovvero la cattedrale deidacata della Madonna della Bruna e di Sant'Eustachio, è il luogo di culto principale della città, che conta nel suo complesso innumerevoli chiese, chiese rupestri e cappelli minori.

La Cattedrale di Matera fu costruita in stile Romanico pugliese nel XIII secolo, sullo sperone più alto della Civita che divide i due Sassi, su una pertinenza dell'antico monastero benedettino di Sant'Eustachio, protettore della città.

Per fare in modo che il nuovo tempio dominasse le costruzioni circostanti e le due vallate dei Sassi, fu necessario rialzare la base rocciosa di oltre sei metri.

L'altare maggiore, restaurato nel 1627, è sovrastato dalla grande pala eseguita da Fabrizio Santafede raffigurante la Vergine attorniata dai Santi. Nell'abside si trova un pregevole coro ligneo in noce massiccio, intagliato nel 1453 da Giovanni Tantino di Ariano Irpino e diviso in ben 60 stalli. In alto a destra, si staglia l'organo a canne a trasmissione elettrica, costruito dai Fratelli Ruffatti, con 35 registri su due manuali e pedale.

Il Palombaro Lungo: Matera sotterranea

Cosa vedere a Matera e nelle sue cavità sotterranee? Imperdibile la discesa al cosiddetto Palombaro Lungo, ovvero la più grande cisterna idrica ipogea della città, situata sotto la pavimentazione di Piazza Vittorio Veneto, dove convergono le acque piovane e sorgive delle colline di La Nera, Lapillo e Macamarda.

Il Palombaro Lungo, assieme ad altre cisterne ipogee, forma la famosa Matera sotterranea. La cisterna fa parte di un sistema di raccolta delle acque che si estende per tutta la lunghezza dei sassi di Matera ed era necessario all'approvvigionamento dei suoi abitanti. 

Visitare la cisterna è un'esperienza consigliatissima: presenta pareti in tufo dalla forma arrotondata, rivestite da un intonaco impermeabile, il cocciopesto; profondo circa 18 metri e largo 50, per una capienza di circa 5 milioni di litri d'acqua, il Palombaro consentiva ai materani dirifornirsi d'acqua calando all'interno dei piccoli secchi attraverso due fori esterni.

Dal MUSMA Matera alla Biblioteca Matera

Il volto della Matera più contemporanea passa invece per la visita del MUSMA Matera, il più importante museo italiano interamente dedicato alla scultura contemporanea.

Inserito nella suggestiva cornice di Palazzo Pomarici (XVI secolo), il MUSMA Matera è l'unico museo "in grotta" al mondo, dove si sperimenta una perfetta simbiosi tra le sculture e alcuni tra i più caratteristici luoghi scolpiti nei Sassi di Matera.

Gli spazi museali coprono non solo le aree edificate, ma anche gli ampi ipogei scavati, dove la collezione di opere d'arte viene rigenerata dalla forza degli ambienti rupestri e il visitatore può sperimentare un'esperienza letteralmente "immersiva", di intenso impatto emotivo, tra gli ambienti secolari scavati dall'uomo e la scultura contemporanea.

Un altro luogo importantissimo della cultura materana è la Biblioteca Matera, la Biblioteca Provinciale "Tommaso Stigliani". 

La sede attuale, molto più spaziosa delle precedenti, può contenere il gran numero di libri rari e di pregio che la compongono, provenienti da donazioni e lasciti di molte famiglie materane che hanno messo a disposizione della cittadinanza il proprio patrimonio culturale.

Tra i pezzi della raccolta, la biblioteca di Domenico Ridola, medico, archeologo e paleontologo, che conta più di mille volumi; quella degli eredi di Michele Gattini, con oltrei 4090 volumi, che vanno dai manoscritti alle cinquecentine, successivamente schedati come "Fondo Gattini"; le donazioni di Eustachio Paolo Lamanna e di Vincenzo Onorati, con libri e monete antiche.

Intorno agli anni '80 la biblioteca si è arricchita di una vasta collezione di grammofoni d'epoca donata da Roberto Merolla, docente del Conservatorio Egidio Romualdo Duni, alla quale si è poi aggiunto un organo a rullo appartenente alla famiglia de Curtis. 

Dove mangiare: Dimora Ulmo Matera

Dove mangiare a Matera è una domanda superflua: ovunque è poossibile assaggiare i grandi piatti della tradizione lucana e materana, ovvero piatti che attingono all'antica tradizione agropastorale, spesso rivisitati in chiave contemporanea.

Tuttavia, c'è un ristorante che si distingue per raffinatezza e per una meravigliosa vista panoramica sui Sassi: Dimora Ulmo Matera, ristorante della Guida MIchelin, è un luogo con un'anima autentica, che anche nell’arredamento rispecchia il concept che qualifica questo locale materano coem un "rinnovato ritorno alla tradizione".

Dimora Ulmo Matera definisce l'eleganza nel piatto: è qui che Michele Castelli e Virginia Caravita, dopo l’esperienza maturata nelle cucine di Bottura, hanno unito la propria visione a quella di Nico Andrisani e Francesco Russo per creare, nel quore di una dimora nobiliare tra le più belle dei Sassi, un angolo di pura eccellenza gastronomica.

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