Borgo di Morano Calabro: un presepe in mezzo al Pollino
Già tra “I Borghi più belli d’Italia”, il Comune di Morano Calabro è definito a ragione anche “il presepe del Pollino”, per il suo centro storico".
Indice
Morano Calabro tra i borghi italiani da visitare
Risalendo la valle del fiume Coscile fino alle pendici del Monte Pollino, ecco comparire il borgo di Morano Calabro, l’antico Muranum, abbarbicato attorno ai ruderi del castello panoramico.
Benché il toponimo Muranum compaia per la prima volta in una pietra miliare del II secolo a.C., l’etimologia è incerta:
c’è chi pensa ai gelsi mori, di cui il territorio abbondava; chi alla parola greca méruma (cumulo) per via degli edifici incastellati. L’appellativo “Calabro” è un’aggiunta del 1863, per distinguere il borgo calabrese da quello di Morano sul Po.
Cosa vedere a Morano Calabro
Le bellezze di questo borgo della Calabria, incastonato nel Parco Nazionale del Pollino, sono una perfetta combinazione di arte e natura. Tutto, nel centro storico di Morano Calabro, richiama la magia di un tempo: la pietra degli antichi portali, i torrioni, i contrafforti e ogni scorcio che incornicia il Massiccio del Pollino.
Tra le tappe imperdibili del nostro trekking nel borgo calabrese:
1. Il Castello di Morano Calabro
La visione d’insieme di questo piccolo borgo, tra i posti più belli della Calabria, la si può cogliere dall’alto dei ruderi del Castello di Morano, è da qui che si ammira “il presepe del Pollino” in tutta la sua armonia: l’architettura povera delle case, i tetti rossi e il dedalo di viuzze, slarghi e archi che degradano verso il rione San Nicola.
Il Castello di Morano, di origine normanna, fu ampliato tra il 1515 e il 1546 da architetti napoletani per conto del Principe Sanseverino, che lo elesse a propria dimora.
2. La Collegiata di Santa Maria Maddalena
La cupola e il campanile maiolicati della Chiesa di Santa Maria Maddalena, nei toni del giallo e del blu, sono tra i simboli del borgo calabrese, visibili da ogni angolo del centro storico di Morano Calabro.
Al suo interno, oltre alla Madonna degli Angeli di Antonello Gagini (1505), la cappella di San Silvestro custodisce il meraviglioso Polittico di Bartolomeo Vivarini (Polittico Sanseverino), dipinto nel 1477, scampato a un tentativo di trafugamento.
3. I palazzi nobiliari di Morano Calabro
Nel Comune di Morano Calabro non mancano palazzi gentilizi, spesso bastionati, edificati tra Sette e Ottocento, che conferiscono al centro storico, nel suo insieme, un tocco di eleganza con i loro prospetti simmetrici, i portali in pietra e le ampie scalinate d’ingresso.
4. Stoccu e pateni
Cosa fare a Morano Calabro dopo essersi concessi una lunga passeggiata nel centro abitato? Assaggiare uno dei piatti tipici del borgo calabrese è certamente un’ottima idea! ViaggiArt consiglia un bel piatto di stoccu e pateni, ovvero il delizioso stoccafisso con patate e peperoni secchi che unisce i due elementi naturali della terra di Calabria: il mare e la montagna.
Nei dintorni di Morano Calabro
Tra le chicche imperdibili nel territorio di Morano Calabro non può mancare una passeggiata immersi nel profumo e nel colore inconfondibile della lavanda di Campotenese.
Questa località, a poca di stanza dal centro storico di Morano Calabro, oltre a essere citata per la celebre Battaglia di Campotenese (1806), combattuta tra le truppe borboniche e quelle napoleoniche, lo è altrettanto per le vaste distese di lavanda autoctona, “Lavanda Loricata”, che rendono questo angolo di Pollino una vera e propria “Provenza di Calabria”.
Un'ultima curiosità su Morano Calabro? La bellezza del borgo calabrese è apprezzata anche oltreoceano, tanto che a Porto Alegre, in Brasile, un murales in pieno centro ne celebra il suggestivo colpo d’occhio suggellando, al contempo, il gemellaggio tra le due località.
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