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Baia dei Saraceni e spiaggia del Malpasso: il top della Liguria

Scritto da Redazione , 27/06/19

La Baia dei Saraceni e la spiaggia di Malpasso sono tra le spiagge più belle della Liguria: luoghi incantevoli, da godere appieno con un bagno all'alba o gustando un aperitivo al tramonto. Un tuffo nel blu del mare di Finale Ligure, che ospita queste spledide spiagge, e una passeggiata alla scoperta del borgo di Varigotti, scandiscono i ritmi di una vacanza all'insegna del mare, del relax e della natura incontaminata.  

Baia dei Saraceni o spiaggia del Malpasso? 

Tra gli angoli più belli della Liguria, la Baia dei Saraceni è una delle spiagge suggestive che si estendono nel borgo di Varigotti, frazione di Finale Ligure, contendendosi il primato con la spiaggia di Malpasso nel gradimento dei turisti che ogni anno affollano il litorale.  

Le acque cristalline che lambiscono questo promontorio sono il sogno di tutti gli amanti degli sport acquatici, in particolare di chi pratica snorkeling, apprezzando la bellezza dei fondali incontaminati.

Nella Baia dei Saraceni come ai Caraibi

La Baia dei Saraceni è una delle spiagge più belle di Varigotti, dalla conformazione e dalla vegetazione tropicale che non hanno nulla da invidiare alla sabbia bianca e alle acque trasparenti dei Caraibi.

Incastonata tra le spiagge di Punta Crena e la spiaggia di Malpasso, la Baia dei Saraceni accoglie i turisti con un arenile sabbioso, bagnato da un mare cristallino. I suoi fondali marini sono ricchi di flora e fauna che vivono tra gli anfratti della beachrock, la conformazione rocciosa che si estende per diversi metri dalla riva, vero e proprio paradiso per gli amanti di sport acquatici, immersioni e snorkeling.

A est del promontorio, dalla Baia dei Saraceni alla località Malpasso, si estende una delle più lunghe spiagge libere della Liguria, ideale per chi ama stare a contatto diretto con la natura senza troppe formalità.

La spiaggia del centro abitato di Varigotti è dotata di tutti i servizi e degli stabilimenti balneari, comunque intervallati da tratti di spiaggia libera, attrezzata anche per l'accesso da parte dei disabili.   

Baia dei Saraceni: un nome, una storia

Se vi state chiedendo come mai la Baia dei Saraceni si chiama così, sappiate che le origini di questo toponimo affondano radici in una storia molto antica, che è anche la storia di Finale Ligure e del delizioso borgo di Varigotti.

Dopo la caduta dell'impero romano il porto di Varigotti, odierna Baia dei Saraceni, offriva un approdo sicuro alle navi bizantine che mantenevano i collegamenti con le fortificazioni ancora attive lungo l'Appennino ligure e le Alpi marittime: l'orografia di questi luoghi era infatti perfetta per proteggerli dalle continue incursioni di barbari e saraceni che all'epoca tormentavano le coste.

Risale proprio a quell'epoca la creazione di un castrum (fortificazione) bizantino collocato su Punta Crena, con gli edifici civili posti vicino al porto e sul versante orientale del promontorio, dove oggi rimane un muro perimetrale.

Secondo alcune fonti Varigotti fu una delle basi sulla terraferma dei saraceni del Frassineto, possibile riparo per gli stessi pirati finché non decisero di fermarsi stabilmente e unirsi alla popolazione locale. A sostegno di questa ipotesi viene spesso citato l'insediamento di Ca' de Mori, possibile fortino arabo sul promontorio. Non a caso i varigottesi vengono tradizionalmente chiamati "saraceni".

Non solo Baia dei Saraceni: cosa vedere a Finale Ligure 

Dopo esserci rilassati sulla meravigliosa spiaggia della Baia dei Saraceni, scopriamo cosa altro offre questo affascinante territorio sospeso tra storia, mare e natura.

Cominciamo col visitare Finalborgo, uno de "I Borghi più belli d’Italia", dove si conservano ancora le antiche mura di cinta, i resti del Castello di San Giovanni e il complesso conventuale con i chiostri rinascimentali di Santa Caterina, all'interno del quale è ospitata la collezione permanente del Museo Archeologico. 

Da non perdere, una bella passeggiata con panorami mozzafiato da Varigotti a Noli, lungo la quale ammirare la torretta che fa da guardia alla Baia dei Saraceni, per poi proseguire verso la Chiesa di San Lorenzo, un'abbazia benedettina del XIII secolo dove si può prevedere anche una sosta con pranzo al sacco. Percorrendo il Sentiero del Pellegrino si incrocia la Grotta dei Briganti, vero e proprio balcone naturale su un paesaggio bellissimo.

Baia dei Saraceni e dintorni

Il tratto tra Finale e Pietra Ligure include tante piccole meraviglie da scoprire, a partire da Borgio Verezzi, altro luogo targato "Borghi più belli d'Italia", conosciuto anche per le suggestive grotte carsiche tutte da esplorare. 

Gli amanti del genere apprezzeranno anche le celebri Grotte di Toirano, a soli 20 minuti di distanza: con un percorso di visita che si snoda per 1300 metri, queste spettacolari cavità offrono numerose varietà di stalattiti e stalagmiti, tracce di Homo Sapiens Sapiens e resti di Ursus spelaeus.

La visita include la “Sala dei Misteri”, con originali impronte di piedi degli uomini preistorici impresse nell’argilla, e un laghetto che ospita anche un animale preistorico sfuggito all’estinzione: il Niphargus, gamberetto primitivo, abitante di questi ambienti.

Gli amanti del Medioevo non possono perdere Castel Govone, storicamente uno dei più potenti della zona, proprietà dei marchesi del Carretto, oggi visitabile da marzo a giugno, a domeniche alterne, a seguito di un importante intervento di recupero e grazie all'Associazione Centro Storico del Finale

Arrivati nel piazzale del castello si gode di una bella vista e si resta ammirati dalla famosa Torre dei Diamanti. Il piazzale conserva il pavimento originale, le canaline di scolo per l’acqua e le cisterne che consentivano al castello di rimanere indipendente in caso di assedio.

La Stanza del Marchese è decorata con affreschi del Quattrocento che narrano il mito di Proserpina. Da questo ambiente si accede alla scala a chiocciola che sale fin sulla Torre dei Diamanti, così chiamata perché realizzata con la tipica pietra del Finale sbozzata in frma di bugnato, ovvero in 1000 punte di diamante.

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