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Alla scoperta di Petra: sulla Via dell'Incenso nabatea

Scritto da Eliana Iorfida, 03/10/19

Il nostro viaggio alla scoperta di Petra, l'antica Città Rossa della Giordania resa celebre dai nabatei, è un viaggio carico di fascino, che percorre il deserto sulla Via dell'Incenso. Tra i luoghi più suggestivi al mondo, Petra è Patrimonio dell'Umanità UNESCO dal 1985 e lo splendore delle sue monumentali facciate scavate nella roccia non passa mai di moda. 

Petra, l'antica capitale nabatea nel deserto di Giordania

A circa tre ore a sud di Amman, l'attuale capitale della Giordania, sorge imponente quella che fu la città simbolo del popolo nabateo e che ogni viaggiatore che si rispetti deve visitare almeno una volta nella vita.

Partiamo insieme alla scoperta di Petra, con i consigli giusti su come e quando visitarla.

Le splendide facciate intagliate nella roccia arenaria, per lo più tombe monumentali, si aprono tra gole strette e raccontano la paziente bellezza della sabbia e degli uomini che hanno reso questo deserto un'opera d'arte, aprendo una via di commercio millenario: la Via dell'Incenso.

Le prime tracce di insediamenti a Petra risalgono al VII secolo a. C., ma è con l’arrivo dei nabatei (III secolo a. C.), giunti in questo territorio dalla Penisola Arabica, che il centro diventa una vera e propria capitale: passaggio obbligato per ogni carovana che dall’Asia transita verso il Mediterraneo e viceversa, commerciando seta, spezie e incenso, risosrsa di cui i nabatei detengono quasi il monopolio. Il segreto della longevità di Petra? La straordinaria opera di raccolta, conservazione e canalizzazione dell’acqua piovana in un complesso ingegnoso di canali e cisterne tuttora visibile.

Avventuriamoci alla scoperta di Petra e della suggestiva rotta carovaniera che per secoli collegò l'antica Roma allìOriente più lontano.

Quando e come visitare la Città Rossa

Petra andrebbe visitata nelle prime ore del mattino: abbracciare con lo sguardo l'alba sul Siq, la profonda gola orientale che introduce il visitatore alla scoperta di Petra, è uno spettacolo ineguagliabile.

Lasciamo Amman di buon'ora e percorriamo circa 250 Km, attraverso il bacino che si insinua tra le montagne subito a est del wadi Araba, l'ampia vallata che si estende dal Mar Morto fino al Golfo di Aqaba, nel Mar Rosso.

Il viaggio alla scoperta di Petra richiama la scoperta originaria della città, che curiosamente rimase sconosciuta fino al 1812.

Vestiamo i panni dell'archeologo per un giorno, sentendoci un po' Johann Ludwig Burckhardt, l'esploratore svizzero che rivelò all'Occidentale l’esistenza di questo straordinario complesso archeologico, e ci addentriamo nella gola rocciosa lunga circa un chilometro: possiamo scegliere se percorrerla a piedi, a cavallo o in groppa al cammello e arrivare fino in fondo, nel punto in cui ci attende la  visione da cartolina: il Palazzo del Tesoro, o Al-Khazneh, oltre l’ennesima ansa del canyon.

Quaranta metri di facciata scolpita, finemente decorata con statue e fregi, ci introducono al mistero di un edificio che serba ancora tanti misteri: la sua funzione resta dubbia, benché in cima campeggi l’urna funeraria che, secondo la leggenda, dovrebbe contenere il tesoro reale che dà nome all'intero palazzo. Decidiamo di crederci, abbandoniamo all'emozione di trovarci al suo cospetto, nel silenzio del primo mattino.

Capiamo subito perché Petra è nota anche come la "Città Rossa": il colore dell'arenaria è inconfondibile, così come la resistenza e la malleabilità di questa roccia facile da scavare, le cui variazioni, dal giallo ocra al rosso fuoco, la rendono un materiale di forte impatto visivo.

Chi invece desidera concedersi una suggestione tutta notturna, può scegliere di arrivare sul sito all'imbrunire e attendere che si dia il via allo spettacolo di benvenuto che illumina i contorni di queste imponenti facciate con la luce di migliaia di fiammelle.

Il Petra by Night Tour va sempre più di moda: concepito per chi vuole provare l'ebrezza di Petra sotto le stelle, questo magico tour parte dal Centro Visitatori alle 20.30, ogni lunedì, mercoledì e giovedì (eccetto in caso di pioggia), e ha la durata di due ore. Per l'occasione, il Siq risplende di ben 1500 candele e lo spiazzo di fronte al Tesoro risuona delle antiche musice bedu tradizionali, in un'ambientazione romantica, perfetta per chi parte alla scoperta di Petra in coppia, magari in viaggio di nozze.

Cosa vedere a Petra: il tour completo

Sappiate che il complesso archeologico di Petra è uno dei più grandi e meglio conservati del Medio Oriente. Una delle strutture più importanti della città è il Teatro, in grado di ospitare fino a 8000 persone.

Il sito si articola in un percorso davvero notevole, caratterizzato dalla presenza di oltre 800 monumenti già classificati, 500 dei quali come tombe: scavate nelle falesie, le tombe di Petra furono costruite negli anni per i vari re. 

La via centrale è una strada colonnata di epoca romana, ai cui lati si affacciavano i portici che davano accesso alle botteghe. La Porta di Traiano segnava il passaggio dall’area commerciale a quella sacra, destinata principalmente al culto del Qasr al-Bint, ovvero il Castello della Figlia del Faraone, con il Tempio dei Leoni Alati, una chiesa e due musei, il Museo di al-Habis e il Museo Nabateo. 

Sulle colline che sovrastano i musei si trova il Monastero, un edificio scavato nella roccia molto simile al Palazzo del Tesoro ma di dimensioni ancora maggiori.

Alla scoperta di Petra e delle sue leggende

Come tutte le meraviglie del mondo antico, anche Petra è oggetto di leggende e suggestioni.

C'è chi sostiene, ad esempio, che sotto l’attuale città, coperta dalla sabbia del deserto, ne esista un’altra altrettanto maestosa e tutta da scoprire. Una recente missione archeologica delle università dell’Alabama e di Birmingham mira proprio a definirne l'ipotetica estensione.

Tutte le cose belle hanno un inizio e una fine, quella dello splendore di Petra coincide con il periodo romano e bizantino, durante il quale la città perde la propria importanza commerciale a favore delle città siriane di Palmira e Bosra.

I ripetuti terremoti nella regione completano l’opera e, a un certo punto, comincia a vociferarsi della presenza di spietati demoni che si aggirano tra le gole tinte di rosso. Non a caso, l'antico arco di pietra all’entrata del canyon, a sua volta crollato nel 1896, era noto come il Ponte del Diavolo. 

Tutto questo ci piace! Ci piace partire alla scoperta di Petra, sospesa tra realtà e magia, e abbandonarci a un viaggio dalle mille suggestioni e dai mille colori, al quale non è proprio possibile rinunciare.

Riproduzione riservata © Copyright Altrama Italia

Immagine descrittiva - BY [Peter Wollinga/123RF] c
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Petra

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