Grotte Santa Maria di Leuca: quali sono e come visitarle
Capo di Leuca, in provincia di Lecce, è affascinante per la sua storia, le leggende, le tradizioni e soprattutto per il suo mare che nasconde tesori preziosi: grotte Santa Maria di Leuca e calette nascoiste da esplorare in una gita completa in barca.
Santa Maria di Leuca è la splendida località della costa leccese rinomata per il mare, le spiagge e...le grotte.
In pochi chilometri di costa si possono trovare scogliere alte e frastagliate, a volte difficilmente praticabili per i non esperti, seguite subito dopo da piccoli arenili che interrompono scogli bassi o, ancora, ampie distese di spiaggia sabbiosa dal colore giallo-oro.
A rendere ancora più interessante il litorale è la presenza di numerose grotte carsiche, circa una trentina, a cui la fantasia e l’immaginazione dell’uomo hanno attribuito nomi davvero singolari. Tra queste, il complesso delle Grotte Santa Maria di Leuca merita un'escursione in barca e una visita approfondita e...mozzafiato!
In genere, per ammirare appieno la loro bellezza e la varietà di colori che assumono le acque al loro interno, si consiglia di visitare le grotte di levante con la luce del mattino e quelle di ponente nel pomeriggio, quando l’effetto delle rifrazioni luminose è molto più suggestivo.
Grotte di Santa Maria di Leuca: quali sono
Nella nostra esplorazione alla scoperta delle Grotte di Santa Maria di Leuca partiamo quindi da quelle a levante.
Grotta Cazzafri
Il suo nome è di origine greca e significa “casa di spuma”, con riferimento alle onde che si infrangono sulle sue rocce. Vi si accede solo in barca e al suo interno si può godere di un’immensa volta ricca di stalattiti. Sul fondo, un poggiolo permette anche un breve approdo.
Grotta del Morigio
Chiamata così perché secondo la tradizione i mori si fermarono prima di attaccare e distruggere Leuca. Anche conosciuta come "grotta degli innamorati", perché spesso frequentata da coppie che nuotando vi accedono dalla porta marina.
Spostandosi sul versante di ponente è possibile visitare un numero maggiore di grotte.
Grotta Porcinara
Tra le grotte di Santa Maria di Leuca è scuramente quella più conosciuta.
Posta sul versante est di Punta Ristola, a 20 m sul livello del mare, vi si accede sia via terra, attraverso un sentiero che partendo dalla litoranea attraversa il ponte dello “scalo di Castrignano”, che per mare. Scavata interamente dall’uomo, la grotta ha due grandi bocche che permettono di accedere nei tre ambienti comunicanti tra loro, all'interno dei quali sono sono presenti diverse iscrizioni in greco e latino che riportano nomi di navi e divinità. Importante è stato anche il ritrovamento di alcune iscrizioni in messapico su frammenti di ceramica.
Pare che Porcinara fosse nell’antichità un luogo di culto, vero e proprio santuario messapico, greco e latino con continuazione d'uso fino alla cristianità.
Grotta del Diavolo
A circa 150 m dalla Porcinara, questa grotta deve il suo nome ai tetri rimbombi provenienti dall'interno, che la fantasia popolare ha sempre attribuito alla presenza del diavolo. Ricerche recenti hanno riportato alla luce anche qui una serie di utensili e armi di selce e osso, ceramiche e molluschi risalenti al Neolitico.
Grotta del Presepe
Chiamata così per le sue somiglianze a un presepe, è formata da una serie di archi bassi che possono essere oltrepassati solo quando il mare è calmo.
Grotta delle tre Porte
Costituita da tre grandi aperture che lasciano intravedere un’immensa cavità. Sulla parete nord del vano interno alla grotta c’è un cunicolo che termina dopo circa 30 m in un’ampia camera con stalattiti e stalagmiti. Questa camera, chiamata a sua volta "Grotta del Bambino", ha restituito il molare superiore sinistro di un bambino di circa 10 anni risalente all’età neandertaliana.
Grotta dei giganti
Legata alla leggenda secondo la quale ci sono sepolti i cadaveri dei giganti uccisi da Ercole libico. In realtà il suo nome deriva dalla presenza di ossa e denti di pachidermi: dal punto di vista paleontologico e archeologico è una delle grotte più interessanti, da un piccolo lembo di terra sono stati estratti frammenti di ossa umane, un vasetto di vetro, cocci bizantini e alcune monete di bronzo di Costantino VII (913-919) e Romano I (919-921).
Grotta della Stalla
Chiamata così perché un tempo veniva utilizzata dai pescatori per ripararsi dalle burrasche, si presta bene a una sosta per bagno refrigerante.
Grotta del Drago
La sua denominazione deriva dalla somiglianza alla testa di un drago che si può notare entrando con la barca sulla parete sinistra.
Santa Maria di Leuca grotte: come visitarle
Il modo migliore per visitare tutte le Grotte di Santa Maria di Leuca è prenotare una gita in barca. L'escursione completa, su entrambi i litorali, ha la durata di circa 3 ore.
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