Consigli di viaggio - Come fare

Jet lag, cos'è e come evitarlo

Scritto da Redazione , 14/10/19

Un disturbo molto comune, che si verifica spesso quando si cambiano più fusi orari e quindi, solitamente, quando si affronta un viaggio intercontinentale. Vediamo come evitarlo

Una vera e propria condizione clinica che può portare sonnolenza, stanchezza e stato confusionale.

Ogni persona sembre manifestare in modo diverso e in stadi molto differenti questa sintomatologia, che può essere lieve - e quindi non dare particolarmente fastidio - ma anche molto marcata, costringendo al riposo forzato. L'ideale, in questi ultimi casi, è adottare tutte le precauzioni, sia prima di effettuare il viaggio che durante e, ovviamente, dopo, una volta rientrati al punto in cui ci si stabilisce, per ripristinare il corretto funzionamento dei ritmi circadiani. Ma cos'è il jet lag e com'è possibile evitarlo? Procediamo per gradi...

Che cos’è il ritmo circadiano e come funziona

Quando parliamo di ritmi circadiani facciamo riferimento a tutti quegli elementi che costituiscono un complesso meccanismo che scandisce i ritmi degli esseri viventi, quindi animali, piante e anche persone. Tutti hanno una relazione con l’ambiente che li circonda, ed è importante stabilire una certa linearità affinché il corpo funzioni. Il termine ha la sua derivazione da Circa e Die che simboleggiano Intorno e Giorno. Non si tratta di un’idea spirituale ma di qualcosa di scientifico: nel 2017 il premio Nobel per la Medicina è stato assegnato proprio ad un gruppo di ricercatori che si sono impegnati a studiare tale funzionalità. Normalmente, in base alle esigenze di ogni persona, vengono distinti tre normotipi: normali, ovvero quegli individui che riescono ad adattarsi meglio e dormono tra le 23 e le 7; i gufi, ovvero coloro che tendono ad andare a letto più tardi; le allodole, che sono invece le persone mattutine che si svegliano molto presto.

Perché subentra il jet lag durante un lungo viaggio

Il disturbo chiamato jet lag fa la sua comparsa quando il ritmo viene sconnesso e, quindi, quando il corpo si trova a dover far fronte ad un cambio repentino di luce e buio e quindi riposo/attività. In questa condizione il corpo si trova ad adattarsi senza preavviso e non riesce più a regolare bene i livelli ormonali, la pressione sanguigna e le variazioni corporee.

Ne consegue che viene prodotto un grande quantitativo di cortisolo, conosciuto come ormone dello stress. Ovviamente, maggiore è il fuso orario, maggiore è il complesso di sintomi che si manifesta.

Tutto varia dall’età, dal soggetto, dalle abitudini. I viaggiatori che sono abituati a dormire di più sono quelli su cui il jet leg si ripercuote in modo più feroce, meno su coloro che hanno ritmi più sballati.

Quali sono i sintomi del jet lag e come si manifestano

I sintomi sono piuttosto fastidiosi anche se non rappresentano un pericolo per la salute. Si hanno di solito, in primo luogo, insonnia o eccessiva sonnolenza, emicrania, confusione, difficoltà motorie e di concentramento, lacrimazione, sensazione di bocca secca.

I sintomi possono essere anche molto gravosi e quindi rendere difficile il rientro alla vita quotidiana e al lavoro. La durata dipende da vari fattori: in primo luogo il fuso orario, ovvero quanti fusi il corpo è costretto ad attraversare. In media una differenza di 12 ore ad ovest richiede al corpo quasi una settimana per adattarsi, durata che si allunga a dieci giorni per chi viaggia verso est.

La direzione del viaggio compiuto è importante perché per l’organismo è più semplice allungare il ciclo circadiano piuttosto che accorciarlo. Altri fattori determinanti nelle condizioni complessive sono l’età (è chiaro che una persona giovane si adatta meglio di un anziano), le condizioni di salute e l’idratazione (aiuta sensibilmente a ridurre i sintomi).

Come evitare il jet lag: consigli utili

Per evitare di dover combattere i sintomi del jet lag una soluzione sicuramente valida è prevenire la sua comparsa.

Per farlo, i giorni che precedono il viaggio è bene stare rilassati e riposati senza stancarsi eccessivamente e senza avere orari troppo sballati.

Se si viaggia verso ovest, e quindi verso un fuso orario che va ad anticiparsi, potrebbe essere molto utile cercare di andare a dormire prima e svegliarsi conseguentemente prima per far abituare il corpo al passaggio.

Al contrario per chi viaggia verso est sarebbe utile andare a dormire più tardi, così da svegliarsi più tardi. In questo modo il corpo viene abituato progressivamente al passaggio e non percepisce in un solo colpo lo sbalzo orario.

Molto utile è praticare degli esercizi anche leggeri: questi aiutano il corpo ad essere più forte e sopportare meglio i cambiamenti.

Banditi prima e durante il viaggio cibi pesanti, caffeina, alcool e tutto ciò che può influire o appesantire il corpo e i suoi ritmi.

Rimedi per combattere il jet lag

Se tutti i consigli di prima non sono serviti e il jet lag dovesse comunque arrivare è bene farsi trovare preparati.

È consigliabile per regolare il sonno utilizzare un piccolo aiuto che deve essere prescritto dal medico. In alternativa, è possibile assumere la melatonina che aiuta tantissimo, insieme ad alimenti come avena, mais, cacao, pomodori, mele e arance.

Questi alimenti aiutano ad intensificare la melatonina e quindi a ristabilire i corretti orari.

La melatonina in generale aiuta a ricalibrare l’organismo, permettendo una piena calibrazione sui nuovi ritmi. In alternativa sono utili gli integratori come valeriana, camomilla e passiflora che hanno potenzialità per calmare i nervi.

Durante il volo è importante mantenersi leggeri e non eccedere con i pasti. Se possibile è conveniente riposare durante il viaggio in modo da arrivare freschi al risveglio.

Anche in questo senso può essere molto utile scegliere particolari orari che permettano di partire quando è tardo pomeriggio e arrivare a destinazione quando ormai è giorno. Anche una volta giunti è bene limitare la caffeina e altri eccitanti.

Il jet lag è fastidioso e non deve essere sottovalutato perché potrebbe rovinare la vacanza, non solo il rientro a casa. Basti pensare che nel regolamento europeo per piloti ed hostess ci sono delle regole importanti che vanno a stabilire la turnazione, provvedimenti che stabiliscono le ore di sonno che devono fare per essere svegli e in forma al volante. Ovviamente, però, è bene partire attrezzati, aver considerato questa evenienza ed essersi preparati. Per tutti coloro che hanno problemi pregressi a prendere sonno può essere molto utile cercare, qualche giorno prima, di abituare il corpo mediante l'utilizzo di una lampada per assestare diversamente i ritmi di sonno e attività, in questo modo l'impatto sarà meno traumatico.

Per tutti gli altri consigli e l'utilizzo di appositi farmaci per regolare il sonno e, quindi evitare il jet lag è ovviamente necessario rivolgersi al proprio medico curante per una valutazione delle condizioni complessive dell'organismo e la prescrizione medica.

 

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