All’avventura con Corto Maltese
Esistono personaggi di fantasia, fumetti, talmente carismatici e popolari che a un certo punto è come se si staccassero dalla carta e vivessero di vita propria. Persone in carne e ossa, che si muovono nella nostra quotidianità e trasformano i “luoghi di carta” in territori del viaggio. Corto Maltese è uno di questi.
L’affascinante marinaio-pirata nato dal genio di Hugo Pratt nel 1967 compie giusto 50 anni e Bologna gli rende omaggio con la bellissima mostra “Hugo e Pratt e Corto Maltese – 50 anni in viaggio nel mito” (fino al 19 marzo).
Nei luoghi di Corto con ViaggiArt
Il richiamo dell’avventura, labile confine che separa il sogno dalla realtà, è cifra distintiva e forza trainante del personaggio Corto Maltese e dei suoi viaggi straordinari attorno al mondo. Da La Valletta, città natale e punto d’imbarco sulla mitica “Vanità Dorata”, il marinaio senza meta attraversa il globo guidato da un indomabile spirito di curiosità: dalla Cina alle Piramidi, dall’India alla Patagonia, le terre sembrano non avere segreti e confini per Corto, che incontra personaggi altrettanto singolari (Rasputin, Jack London, Esmeralda e i suoi riti vudu, solo per citarne alcuni).
“Ho cercato tanti tesori senza mai trovarne uno, ma continuerò sempre, potete contarci, ancora un po’ più in là…”
(cit. Corto Maltese)
Anche l’Italia seduce il Maltese, Venezia in modo particolare, patria dello stesso Pratt e palcoscenico di avventure memorabili. Nella storia “Favola veneziana”, ad esempio, Corto è coinvolto in una sparatoria notturna nel Sestriere Santa Croce, dove scopre i complotti di una misteriosa loggia massonica che si riunisce in Campo Maria Mater Domini.
Chi desidera avventurarsi nel Ghetto Vecchio per ricordare la formazione del nostro eroe nelle scuole rabbiniche, non mancherà di incontrare lungo il percorso una miriade di osterie specializzate nella cucina tipica veneziana: dai bigoli con le sarde al baccalà.
Se Venezia resta il centro del “mondo prattiano”, diverse sono le città italiane che hanno visto il Maltese impegnato in avventure altrettanto straordinarie: ad Ancona incontrerà il rivoluzionario russo Dzugasvili, che prima di diventare Stalin era un semplice portiere d’albergo; a Trieste converserà niente meno che con James Joyce; nell’Adriatico di Caporetto incontrerà Ernest Hemingway, in quegli anni autista di un’autoambulanza.
Lo seguiamo nei suoi viaggi fino al 1936, quando sembra misteriosamente scomparso dopo la Guerra Civile Spagnola. Sarà vero?
Una lettera giunta da Pandora ci informa che Corto, ormai anziano, vive in un “chissà dove” e ci autorizza a pensare che… i veri viaggiatori vivono in eterno!
Eliana Iorfida
PhCredits: Di Flickr user Vasile Cotovanu (vasile23) – https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Corto_Maltese_%C3%A0_Grandvaux.jpg, CC BY 2.5, Collegamento