Destinazioni - Comune
Clivio
Luogo:
Clivio (Varese)
Clivio (Cif o Cii in dialetto varesotto) è un comune di 1.944 abitanti della provincia di Varese in Lombardia.
Geografia fisica
Sorge a 468 m s.l.m. nelle prealpi lombarde sul colle clivium. È il primo comune del monte S. Giorgio. Nel territorio comunale si trova il monte stucco ("mùnt istùc" in dialetto varesotto) un colle coperto da boschi e foreste e attraversato dal Torrente Lanza che in questo tratto del suo percorso viene denominato "Torrente Clivio". È un luogo di interesse turistico con percorsi interessanti e paesaggi spettacolari. Il nome Clivio deriva dalla sua stessa posizione: “quasi loco in clivium situ”, sorge cioè su di un colle (Clivium) che domina il Mendrisiotto e il Comasco, fino oltre il Montorfano della Brianza, i colli di S. Fermo e S. Maffeo e alcune zone collinari minori, che degradano verso la pianura lombarda. Questo insieme presenta uno stupendo panorama.
Classificazione sismica: zona 4 (sismicità irrilevante), Ordinanza PCM. 3274 del 20/03/2003
Clima
La stazione meteorologica più vicina è quella di Cuasso al Monte. In base alla media trentennale di riferimento 1961-1990, la temperatura media del mese più freddo, gennaio, si attesta a +1,8 °C; quella del mese più caldo, luglio, è di +20,1 °C.
Le precipitazioni medie annue sono superiori ai 2.100 mm, mediamente distribuite in 99 giorni, e presentano con picco primaverile ed autunnale e minimo relativo invernale.
Classificazione climatica: zona E, 2796 GG
Storia
Tradizionalmente Clivio si ritiene abitata dagli Orobi, antica civiltà etnica della Gallia Cisalpina, che abitava la regione montuosa tra il lago di Como e il lago di Garda.
Clivio fu una colonia dell'Impero Romano e Cesare vi stabilì una stazione per fare svernare le sue legioni, che agivano come punta avanzata dell'esercito contro i Barbari d’oltre alpe.
Nell'epoca Longobarda, Clivio faceva parte, politicamente ed economicamente, del Contado del Seprio. Nel periodo dei Comuni fu un certo Ottobono de Clivio a comandare le Legioni del basso Luganese contro l'imperatore Federico Barbarossa.
Dopo l’anno 1000 fu sede Arcipreturale. Il paese fu altresì patria dei nobili de Clivio, annoverata fin dal sec. XI tra le più potenti famiglie della Lombardia. Dalla famiglia dei de Clivio ebbe i natali l’Arcivescovo Giordano da Clivio, discendente di Ottobono, che scomunicò l’imperatore Enrico IV e fu eletto Arcivescovo di Milano nel 1112. A lui si deve, nel nostro Rito e la festa della Commemorazione dei defunti.
La rilevanza di Clivio alla fine del XII sec. è denotata dalla presenza di almeno cinque chiese: S. Pietro in Canonica, S. Maria, S. Michele, S. Materno, S. Carpoforo. Tra le chiese più antiche S. Maria della Rosa e S. Materno sono ancora accessibili al culto e ben conservate, mentre degli Oratori di S. Michele e di S. Carpoforo rimangono solo la denominazione delle località.
Memorabile fu la visita pastorale fatta dal Cardinale Carlo Borromeo nel 1574. Il Santo, con il suo seguito, fece sosta ad una fonte situata a metà strada tra Ligurno e Clivio e celebrò la S. Messa nella chiesa di S. Pietro. Di tale passaggio testimonia la presenza presso la scuola Primaria di un bassorilievo in creta – terracotta che raffigura il Santo a cavallo e il suo ingresso in paese.
Dal ‘500 in poi Clivio seguì le stesse vicende del Milanese: fu sottoposta ai vari dominatori stranieri Francesi, Spagnoli, Austriaci, ma dopo la metà del sec. XVI la popolazione di Clivio prese a crescere e divenne un punto importante per il controllo delle merci in transito per la Svizzera.
Nel 1810 nei Cantoni del dipartimento lariano furono soppressi molti Comuni e Viggiù con Saltrio e Clivio furono “uniti” in un unico Comune. Tale intervento di soppressione suscitò il malcontento tra le popolazioni e solo successivamente alla sconfitta di Napoleone Clivio ritornò ad essere un Comune autonomo, precisamente nel 1816. Il paese di Clivio appartenne alla provincia di Como e dal 1927 alla provincia di Varese.
Una nota storica importante che merita di essere menzionata è la fondazione, nel 1908, della Scuola Moderna Razionalista di Clivio, ad opera di un gruppo di libertari cliviesi, tra cui spiccava Felice Monzini. Quale unica esperienza realizzatasi in Italia, la Scuola, di estrazione anarchica e laica, si ispirava alle teorie ed ai principi libertari della Scuola razionalista fondata da Francisco Ferier, il famoso pedagogista anarchico spagnolo. La fondazione della Scuola a Clivio costituì un episodio di notevole entità sotto l'aspetto dell’autoeducazione popolare italiana. Tra il 1910 e il 1914 la Scuola produsse una rivista periodica che illustrava il programma libertario e pacifista, inoltre documentava i generosi sacrifici dei lavoratori locali per mantenerla in vita e difenderla dalla calunnia. A fasi alterne e a causa degli eventi bellici tra il ’14 e il ’18, la Scuola di Clivio funzionò sino al 1922. Mussolini nel 1927 ripropose il decreto di Napoleone di un secolo prima, e Clivio fu nuovamente annessa da Viggiù.
Anche le due guerre mondiali coinvolsero le nostre terre. Fu Clivio che, nel circondario, subì le più gravi conseguenze degli eventi bellici e, a causa del notevole afflusso al valico di Bellavista di soldati che cercavano asilo in Svizzera, un provvedimento delle autorità militari germaniche dispose l’evacuazione della popolazione di una larga fascia di Saltrio e di tutta Clivio. Dal giorno in cui furono obbligati a lasciare il paese, nessun cliviese poté più accedervi, salvo rare eccezioni. Questa drastica e drammatica imposizione, oltre a sconvolgere la vita dell’intero paese, aveva arrecato un danno di parecchi milioni all’agricoltura, allora particolarmente vitale. Nel 1953 il comune fu restaurato.
Monumenti e luoghi d'interesse
Chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo
Chiesa di S. Materno
Chiesa di S. Maria della Rosa
Palazzo Albuzzi
Società
Evoluzione demografica
176 nel 1576
385 nel 1687
367 nel 1751
538 nel 1805
annessione a Viggiù nel 1809
738 nel 1853
annessione a Viggiù nel 1927
1121 nel 1961
Abitanti censiti
Lingue e dialetti
La popolazione appartiene linguisticamente al lombardo. Il principale dialetto è il lombardo occidentale.
Immigrazione straniera
Al 31 dicembre 2007 a Clivio risultano residenti 50 cittadini stranieri. Le nazionalità principali sono:
Albania - 14
Svizzera - 11
Religione
La maggioranza della popolazione è di religione cristiana appartenenti principalmente alla Chiesa cattolica; il comune appartiene all'arcidiocesi di Milano.
Persone legate a Clivio
Ivan Santaromita, ciclista (1984)
Gianni Santuccio, attore teatrale (1911-1989)
Infrastrutture e trasporti
Strade
SP 3 Via Ermizada
SP 3dir Via Cantello
Valichi di frontiera
Valico di Ligornetto
Valico di san Pietro di Stabio
Amministrazione
Il territorio fa parte della Comunità Montana del Piambello.
Sport
Limax Clivio, società di pallacanestro
Note
^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2010.
^ Tabella climatica mensile e annuale (TXT) in Archivio climatico DBT, ENEA.
^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
^ Dati Istat
Altri progetti
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Collegamenti esterni
Comune di Clivio - Sito ufficiale del Comune di Clivio
Lombardia trasporti - Sito ufficiale trasporti Regione Lombardia