Destinazioni - Comune
Capoterra
Luogo:
Capoterra (Cagliari)
Capoterra (Cabuderra in sardo) è un comune italiano di 23.189 abitanti della provincia di Cagliari, in Sardegna.
Geografia fisica
Territorio
Dalle colline più alte della fascia montana che fa da corona alla zona pianeggiante del braccio occidentale del Golfo degli Angeli, si estende il territorio che prende il nome di Cabuterra.
Il paese di Capoterra dista circa 17 km da Cagliari.
Storia
L'antico paese andato distrutto
Capoterra ospita insediamenti umani da tempi lontanissimi. All'epoca nuragica risale l'officina litica ed il nuraghe, di cui non resta traccia, della zona di Cuccuru Ibba. Altri ruderi di epoca nuragica sono stati ritrovati nelle colline attorno a Baccutinghinu, dove si trova il Nuraghe di Monti Arrubiu. Altre strutture facenti pensare all'antica dislocazione di nuraghi si trovano nelle zone di Is Antiogus e Is Cuccureddus.
All'epoca punica (V e IV secolo a.C.) risale l'insediamento scoperto nella zona di Su Loi.
L'antico nome della regione, Cabuterra, deriva certamente dal latino Caput terrae, quindi risalente all'epoca romana. Nel periodo romano l'insediamento era localizzato non distante dalla zona litoranea e in prossimità dello stagno. I ritrovamenti fanno pensare che l'abitato sorgesse in località Tanca sa Canna.
La Caput terrae romana è da alcuni studiosi considerata un oppidum.
In epoca giudicale Capoterra divenne una villa della Curatoria di Nora. Nel 1107 Caput Terrae venne donata, insieme ad altri territori, dal giudice Torchitor de Lacon alla Chiesa di S. Lorenzo di Genova. Nel 1120 Caput terrae ritornerà a far parte del Giudicato di Cagliari.
Dopo la capitolazione di Santa Igia il giudicato di Cagliari passò sotto il controllo di Pisa. Nel 1288 i pisani, dopo la sconfitta navale della Meloria, firmarono la pace con Genova, ma non la rispettarono, fatto che costrinse i Genovesi a reagire con azioni violente, fra le quali una di queste interessò anche la zona di Capoterra.
In seguito il territorio e il villaggio di Capoterra passarono, per motivi di matrimonio, sotto il controllo di Mariano II d'Arborea.
Dopo la conquista aragonese della Sardegna i pisani scelsero il litorale di Capoterra per un massiccio sbarco di truppe contro l'offensiva militare dell'infante Alfonso. Il 26 febbraio 1324 gli oltre 1200 cavalieri sbarcati nel porto di Maddalena ingaggiarono una cruenta battaglia con gli eserciti dell'infante Alfonso nella zona di Lutocisterna. Ma i pisani subirono una dura sconfitta.
In seguito ai contrasti tra il re d'Aragona Pietro IV e il Giudice sardo, intorno all'anno 1353 Capoterra fu incendiata e distrutta dagli uomini del capitano aragonese Berengario Carroz.
Il villaggio rimarrà disabitato per oltre tre secoli.
Il ripopolamento e Villa S. Efisio
Il territorio disabitato di Capoterra fu ripopolato dal barone Girolamo Torrelas nel 1655. Il periodo non era certo favorevolissimo a causa di un'epidemia di peste che in quegli anni imperversava in Sardegna. Il primo nucleo di case fu chiamato Villa Sant'Efisio in onore al Santo per il quale si era riacceso un particolare interesse nell'isola.
Poco si sa dei primi abitanti del nuovo centro Villa S. Efisio.
Si dice che il paese fondato da Torrelas era inizialmente abitato dai servi e dai familiari dello stesso barone. In breve crebbe e si ingrossò di profughi degli altri paesi, specie dal Logudoro e dalla Gallura. Molti storici sostengono infatti che i primi abitanti di Capoterra provenivano dalla Sardegna settentrionale su invito di don Girolamo d'Aragal e Cervellon, che concesse loro delle "buone condizioni" per sfuggire alle "vendette" che piagavano l'isola. Non erano dunque degli stinchi di santo, anzi dei veri e propri delinquenti.
Capoterra divenne presto un rifugio per chi aveva pendenze con la giustizia minore e intendeva iniziare una nuova esistenza. Probabilmente i primi abitanti erano abili nell'uso delle armi e pronti a difendersi dagli attacchi dei corsari Mori.
Monumenti e luoghi di interesse
Importanti nella sua storia e tradizione, sono le chiese di S. Efisio (patrono del paese - 15 gennaio), S. Barbara e San Gerolamo. Le ultime situate nei pressi del paese sono una delle mete della manifestazione "Monumenti Aperti".
Società
Evoluzione demografica
Abitanti censiti
Cittadini stranieri
Al 31-12-2010 la popolazione straniera ammontava a 493 unità pari al 2,1% della popolazione totale. Le nazionalità principali erano:
Pakistan 63
Romania 47
Tunisia 46
Ucraina 41
Cina 35
Persone legate a Capoterra
Sergio Atzeni, scrittore
Raffaele Farigu, ex sindaco, deputato socialista e consigliere regionale.
Economia
Situato tra mare (a sud il lido di Maddalena Spiaggia), montagna e laguna (laguna di S. Gilla), è principalmente un paese agricolo e pastorale, che solo in tempi recenti sta sviluppando, grazie anche alla sua posizione geografica, un turismo prima inaspettato. Notevole, è la sua crescita demografica degli ultimi 50 anni.
Capoterra sorge tra due poli industriali, la zona industriale di Capoterra-Assemini e del villaggio Moratti che hanno garantito del lavoro ai cittadini capoterresi .
Capoterra si appoggia molto sul settore secondario e terziario, ma son presenti anche molti agriturismi e serre per la coltivazione.
Amministrazione
Il comune è amministrato dal maggio 2011 dal sindaco Francesco Dessì e dalla sua giunta che appoggia il Partito Democratico.
Gemellaggi
Peschiera del Garda
Sport
Rugby
Capoterra vanta una tradizione rugbystica di tutto rispetto. La società Amatori Rugby Capoterra milita nel campionato italiano di serie A dove, nel campionato 2012-2013, si è classificata al quarto posto.
Calcio
La principale squadra di calcio della città è S.S.C. Capoterra che milita nel girone A sardo di prima Categoria.
Karate
Il principale team di karate e di arti marziali è l' A.S.D Jissen-do Karate Capoterra , che occupa il tetto della Sardegna per numero di vittorie e ha occupato varie volte il podio a livello nazionale.
Note
^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2012.
^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
^ Tuttitalia.it - Cittadini Stranieri 2011
Bibliografia
Manlio Brigaglia, Salvatore Tola (a cura di), Dizionario storico-geografico dei Comuni della Sardegna, Sassari, Carlo Delfino editore, 2006, ISBN 88-7138-430-X.
Francesco Floris (a cura di), Grande Enciclopedia della Sardegna, Sassari, Newton&ComptonEditori, 2007.
Altri progetti
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Collegamenti esterni
La scheda del comune nel portale Comunas della Regione Sardegna