Cosa vedere nel borgo di Ostia Antica
Di fronte alla più famosa area archeologica sorge il paese rinascimentale: scopriamo cosa vedre nel borgo di Ostia Antica, delizioso centro storico a due passi da Roma.
Indice
Il borgo di Ostia Antica è un bellissimo centro medievale che non ti aspetti, la cui visita passa spesso in secondo piano rispetto a quella della Capitale o del Parco Archeologico di Ostia Antica, nei suoi pressi, ma che inceve merita un'apposita gita fuori porta.
Il borgo di Ostia Antica
Il borgo di Ostia Antica sorge lungo via dei Romagnoli, di fronte l’area archeologica, ed è di origine medievale, come denotano le mura di cinta e l'imponente castello che domina l'abitato.
Il borgo di Ostia Antica, sorto come rifugio della residua popolazione ostiense, fu trasformato da Papa Gregorio IV (827-844) in una cittadella fortificata, detta appunto "Gregoriopoli".
Nel 1400 Papa Martino V fece edificare un torrione cinto da un fossato; mentre qualche anno dopo il vescovo di Ostia ripristinò anche l'originaria cinta muraria della Gregoriopoli e fece erigere al suo interno tre file di case a schiera, tuttora abitate, a controllo delle vicine saline e dei traffici commerciali sul Tevere.
Cosa vedere ad Ostia Antica
Scopriamo dunque cosa vedere nel borgo di Ostia Antica durante una gita fuori porta...
Castelo di Ostia Antica
Costruito tra il 1483 e il 1487 dall’architetto fiorentino Baccio Pontelli, il castello si struttura con un sistema perimetrale di "casamatte" (camere da sparo) e tre torrioni, il principale dei quali si caratterizza da un ampio fossato ed è certamente un bell'esempio di architettura militare rinascimentale.
La Rocca a forma triangolare fu costruita con la funzione di controllo e di difesa del fiume. Negli anni successivi furono costruiti ambienti residenziali sul lato occidentale del cortile e lo scalone, attribuibile, come indica l’iscrizione sul portale a, Giulio II (1503-1513).
Chiesa di Sant'Aura
Si tratta di una basilica cimiteriale costruita tra il IV e il V e parzialmente conservata al di sotto dell’attuale chiesa rinascimentale.
La chiesa, a navata unica e con soffitto a capriate, ospita una cappella contenente una lastra tombale appartenente a Santa Monica e una tela attribuita a Pietro da Cortona.
Palazzo dell'Episcopio
nei pressi della chiesa si trova il Palazzo dell’Episcopio, impreziosito da un ciclo di affreschi attribuito a Baldassarre Peruzzi e scoperto soltanto nel 1977, quando il sacerdote Geremia Sangiorgi tolse l’intonaco bianco che ricopriva le pareti.
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