Il Cammino di Santiago calabrese? Sulle tracce di Gioacchino da Fiore!
Anche in Calabria è possibile praticare un piccolo Cammino di Santiago, è quello che attraversa il cuore verde della Sila, sulle tracce dell’abate Gioacchino da Fiore. Segui con ViaggiArt il “Cammino di Gioacchino” e scopri con noi i meravigliosi luoghi gioachimiti!
Indice
Il Cammino di Gioacchino da Fiore tra natura, storia e spiritualità
Esiste un territorio, immerso nei boschi della Sila calabrese e del Reventino, che conserva le tracce di un passaggio prezioso, quello dell’abate Gioacchino da Fiore (Celico 1130-Pietrafitta 1202), il terzo filosofo più studiato al mondo, e della sua eredità culturale, patrimonio dell’Occidente.
I luoghi gioachimiti si dispongono lungo un percorso che attraversa il Parco Nazionale della Sila, una delle aree più belle e incontaminate della Calabria, dove si respira l’aria migliore d’Europa ed è possibile visitare borghi medievali dal fascino inalterato.
Tra questi, due in particolare sono simbolo di Gioacchino da Fiore: l’Abbazia di Santa Maria di Corazzo, nel Comune di Carlopoli (CZ), dove Gioacchino divenne abate e scrisse le sue opere principali prima di approdare a San Giovanni in Fiore (CS), altro luogo gioachimita per eccellenza, sede dell’Abbazia Florense e del Centro Studi Gioachimita.
Sul Cammino di Santiago calabrese
Il Cammino di Gioacchino, ispirato alla figura di colui che fu anche un grande camminatore, ripercorre le tappe salienti di un itinerario che fa bene al corpo e allo spirito, oltre a rivitalizzare luoghi meravigliosi che sembravano destinati all’oblio.
Il piccolo Cammino di Santiago calabrese comprende tre tappe di 20/25 Km ciascuna: si parte dalla chiesa della Veterana di Lamezia Terme e si arriva a Corazzo, accolti dai ruderi del monastero benedettino dell'XI secolo e da Fra’ Guida, il monaco che accompagna i visitatori alla scoperta del luogo; si prosegue per Tiriolo, dove si decide se imboccare la via per Lorica (con sosta a Bocca di Piazza) o quella più “selvaggia”, che conduce direttamente a San Giovanni in Fiore.
Il Cammino di Santiago calabrese e il Progetto Gedeone
Un’impresa da pazzi quella di realizzare un vero e proprio Cammino di Santiago calabrese? No, da volontari, quelli che nel 2013, grazie alla concessione dei terreni del Corazzo in comodato d’uso decennale da parte del Comune di Carlopoli, hanno riunito, sotto il vessillo di Gioacchino da Fiore e del Progetto Gedeone, le forze dell’Associazione Comunità di Volontariato SS Pietro e Paolo, di Lamezia Terme; il Centro di Salute Mentale del Reventino, di Decollatura; la “New Day Onlus”, di Soveria Mannelli e l’azienda agricola “Apicoltura Miceli“, di Lamezia Terme per creare un progetto di turismo sostenibile, a costo zero, dando nuova vita a luoghi e comunità trascurate attraverso il Cammino di Gioacchino.
Oggi, questa sinergia si avvale di un importante Protocollo d’Intesa col Parco Nazionale della Sila e di numerose iniziative collaterali che, accanto al Cammino di Gioacchino, prevedono laboratori, visite guidate, baratto culturale, corsi di yoga, didattica per le scuole e tanto altro, nel solco culturale della filosofia gioachimita e dell’amore per la propria terra.
Un’esperienza indimenticabile tra natura e storia, impreziosita, come nella migliore tradizione di Santiago, dalla consegna della “compostela” ai partecipanti, ovvero della preziosa pergamena che certifica il Cammino di Gioacchino.
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