Destinazioni - Comune
Bobbio Pellice
Luogo:
Bobbio Pellice (Torino)
Bobbio Pellice (pronuncia Bòbbio Pèllice, /'bɔbbjo 'pɛlliʧe/; Beubi in piemontese, Buebi in occitano) è un comune italiano di 570 abitanti della provincia di Torino in Piemonte.
Si trova in val Pellice e fa parte della Comunità montana Val Pellice.
Da qui partirono i coloni occitani che abitarono Guardia Piemontese in Calabria. Nel 1994 si tenne a Bobbio Pellice, nelle Valli Valdesi, la Conferenza generale della gioventù degli Avventisti del settimo giorno del movimento di riforma, con la presenza di più di duecento persone provenienti da ventidue paesi.
Geografia
È il comune posto al termine della val Pellice. Il suo territorio confina con quello di due comuni francesi: Abriès e Ristolas. Non vi sono però comunicazioni stradali dirette tra questi comuni (in auto sono necessari circa 140 km), che sono collegati solo da sentieri pedonali.
Monumenti e luoghi di interesse
Rifugi alpini
Rifugio Barbara Lowrie 1.753 m s.l.m.
Rifugio Willy Jervis - 1.732 m s.l.m.
Rifugio Battaglione Alpini Monte Granero - 2.377 m s.l.m.
Aree naturali
Sito di interesse comunitario Pra - Barant
Società
Evoluzione demografica
Abitanti censiti
Cultura
Persone legate a Bobbio Pellice
Bartolomeo Peyrot, guida alpina di Bobbio Pellice, fu il primo italiano in vetta al Monviso.
Giorgio Roletto (1885 - 1967), docente di geografia a Trieste, fondatore con Ernesto Massi della Scuola Italiana di Geopolitica presso quell'Ateneo nonché dell'omonima rivista (1939 - 1942).
Amministrazione
Note
^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2010.
^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF) in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Ente per le Nuove Tecnologie, l'Energia e l'Ambiente, 1 marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012.
^ Cfr. le voci Bobbio e Pellice del Dizionario d'ortografia e di pronunzia: [1], [2].
^ Dato Istat al 30/09/2010.
^ (EN) Alexis Muston, The Israel of the Alps - a complete history of the Waldenses of Piedmont and their colonies, traduzione inglese di John Montgomery, Baptist Standard Bearer, 2000; ISBN 1579785336; vol. I (edizione storica del 1866 disponibile su Google Books)
^ come evidenziato da viamichelin.it, selezionando l'opzione "percorso più corto"
^ Si veda ad esempio la cartografia dei sentieri dell'Istituto Geografico Centrale, carte 1:50.000 n.6 "Monviso" e 1:25.000 n.106 "Monviso-Sampeyre-Bobbio Pellice"
^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
^ (EN) Francis Fox Tuckett, A night on the summit of Monte Viso, in The Alpine Jourmal, vol. I, 1863-1864, pagg. 26-33 (disponibile su Google Books) Traduzione italiana Una notte sulla cima del Monviso, Gazzetta di Torino 18-19 marzo 1863
^ Quintino Sella, Una salita al Monviso. Lettera a Bartolomeo Gastaldi, a cura di Pietro Crivellaro, Tararà edizioni, Verbania, 1998, ISBN 88-86593-14-7
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