Destinazioni - Comune
Arzago d'Adda
Luogo:
Arzago d'Adda (Bergamo)
Arzago d'Adda (Arsàch /ar'sak/ in dialetto locale, e semplicemente Arzago fino al 1929) è un comune italiano di 2.803 abitanti della provincia di Bergamo in Lombardia. Il comune è situato nella pianura bergamasca sud-occidentale, all'estremità del territorio provinciale, a circa 21 chilometri a sud-ovest del capoluogo orobico, a 30 chilometri da Milano e a 24 chilometri da Lodi.
Storia
Il paese, tra i più antichi della Gera d'Adda, era abitato già in epoca preromana da gruppi appartenenti alle tribù dei Liguri.
I primi insediamenti stabili ed organizzati furono comunque opera dei Romani, i quali vi fondarono un pagus. È a questo periodo che risale il toponimo, che recenti studi fanno derivare dal nome di persona Arezio. Questa tesi è avvalorata dal ritrovamento, avvenuto nel 1985, dei resti di una villa romana risalente al IV secolo. Si suppone che questa facesse parte del Fondo Areziaco, che indicherebbe appunto le proprietà di Arezio.
Numerosi sono i resti dell'epoca romana, tanto che nel 1817 un contadino, mentre rimuoveva il letame dal letamaio per trasportarlo in un suo campo, urtò un contenitore di terracotta contenente monete coniate dall'imperatore Antonino Pio nel II secolo. La gran quantità di monete (circa 150 libbre di monete di rame, circa 200 piccole monete d'argento e poche altre monete, probabilmente d'ottone) venne fatta sparire dalla popolazione accorsa dopo essere stata avvisata della scoperta. Si dice che nei periodi successivi vi furono numerosissimi scavi volti alla ricerca di ulteriori tesori.
Dopo il periodo dell'impero romano il paese fu soggetto alle scorrerie delle orde barbariche, seguite dall'arrivo dei Longobardi. A questo periodo risale il documento conosciuto come il testamento di Taido che, datato 774, cita l'esistenza dell'antica chiesa di San Lorenzo. Questa costruzione era sede battesimale, nonché matrice di tutte le chiese minori dei borghi vicini.
Con l'avvento del Medioevo il paese, colpito dalle lotte fratricide tra guelfi e ghibellini, si dotò di fortificazioni a scopo difensivo, tra cui alcune torri ed un castello, nel quale viveva la famiglia dei De' Capitani, detentrice del potere feudale fin dal 1030.
In quel periodo si consolidò una curiosa tradizione: il podestà appena eletto doveva abbracciare una colonna mozza, risalente al periodo romano, e pronunciare la formula del giuramento.
Nei secoli seguenti si verificò la dominazione del Ducato di Milano, che inglobò i comuni all'epoca cremonesi della Gera d'Adda e che durò fino al 1797.
Proprio nel Settecento avvenne il radicamento della nobile famiglia milanese dei Sessa in territorio arzaghese, con l'acquisto della frazione Ravajola, precedentemente di proprietà dei marchesi Visconti Ajmi di Brignano.
I secoli a seguire non videro il paese al centro di particolari avvenimenti, tanto che da centro rinomato e di riferimento in tutto il circondario, Arzago divenne un piccolo e tranquillo borgo di pianura, dedito all'agricoltura ed all'allevamento.
Simboli
Blasonatura stemma:
Monumenti e luoghi d'interesse
Religiosi
Chiesa Parrocchiale di San Lorenzo
La chiesa parrocchiale, dedicata a San Lorenzo, è stata edificata in stile neogotico al termine del XIX secolo in luogo di quella che per secoli era stata la costruzione sacra di riferimento per gran parte della Gera d'Adda: dell'antica pieve rimane soltanto l'abside, che ora è parte della sacrestia della chiesa parrocchiale.
Chiese campestri
Sono presenti anche altre piccole chiesette campestri: meritano menzione quella intitolata alla Beata Vergine del Rosario, quella di San Francesco e l'Oratorio di San Bernardo.
Civili
Castello dei marchesi de' Capitani
Molto importante è il castello dei de' Capitani di Arzago che, ristrutturato nel XVI e XVII secolo ed adibito a residenza signorile, presenta ancora le mura d'ingresso in mattoni, con archi d'ingresso al di sopra dei quali resistono quattro piccole statuette raffiguranti le quattro stagioni.
Cascina Ravaiola dei nobili Sessa
La Cascina Ravaiola o Ravajola, com'era un tempo detta, è un'antica tenuta sei-settecentesca, sorta su una collina della frazione Ravaiola e per lungo tempo appartenente alla nobile famiglia milanese dei Sessa che, in persona dei coniugi Giuseppe Maria Sessa (n. 1673) e Livia Binaghi, l'acquistarono dai marchesi Visconti di Brignano agli inizi del Settecento. Insieme ai 70 ettari attorno al maniero, essa fu proprietà della famiglia sino alla morte del podestà di Arzago nobile cavalier Luigi Sessa (1867 - 1931), i cui eredi nel 1939 optarono per la vendita prima delle terre e poi del maniero, acquisiti dai marchesi de Capitani d'Arzago. Il pittore Antonio Guadagnini (1817 - 1900) fu ospite alla Cascina Ravaiola e amico dei signori Sessa, per i quali realizzò diverse opere e ritratti. Secondo la tradizione arzaghese, i Sessa concessero la tumulazione dell'artista, che morì proprio ad Arzago, nella loro cappella di famiglia, oggi di proprietà degli eredi Gatti Grami Sessa.
Villa romana
Del periodo romano restano la villa, risalente all'epoca imperiale e scoperta pochi anni or sono, e la colonna mozza detta anche podestarile, che i podestà dovevano abbracciare al fine di portare a termine il proprio mandato con la rettitudine salda propria della colonna stessa.
Società
Evoluzione demografica
150 nel 1751
627 nel 1805
annessione a Vailate nel 1809
713 nel 1816
965 nel 1853
993 nel 1859
Abitanti censiti
Persone legate ad Arzago d'Adda
Sac. Don Carlo Sessa, nobile e prevosto di Rivolta d'Adda. Nel 1838 fondò il primo asilo infantile di quella città.
Giacomo Sessa (1777-1862), nobile, generale e patriota lombardo.
Giuseppe De Capitani d'Arzago, marchese, podestà di Milano e Senatore del Regno d'Italia.
Giuseppe Favini, patriota delle Cinque Giornate di Milano e nonno dello scrittore cesenate Renato Serra.
Luigi Sessa, nobile e podestà di Arzago dal 1929.
Camillo Erba, ciclista (1909-1961).
Amministrazione
Galleria immagini
Note
^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2010.
^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF) in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Ente per le Nuove Tecnologie, l'Energia e l'Ambiente, 1 marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012.
^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Milano, GARZANTI, 1996, p. 42.
^ bilancio demografico mensile ISTAT
^ Giovanni Maironi da Ponte. Dizionario Odeporico o sia Storico-Politico-Naturale della Provincia Bergamasca - Volume I. Stamperia Mazzoleni - Bergamo, 1819, p. 32-33
^ Statistiche I.Stat ISTAT URL consultato in data 28-12-2012.
Voci correlate
Fiume Tormo
Parco del Tormo
Sessa (famiglia)
Altri progetti
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