Radicamenti, la via della seta di Mendicino
Mai come in questo caso la parola “Radicamenti” è capace di evocare l’anima e la storia di un intero territorio. Mendicino, incantevole borgo delle Serre cosentine sospeso tra natura e cultura, tesse da secoli il racconto della propria identità col filo prezioso della seta".
I vicoli scolpiti che attraversano il centro storico e all’improvviso si affacciano sul verde ritaglio di un attrezzato Parco Fluviale, ci conducono al cuore pulsante del borgo antico: la Filanda Gaudio e il Museo Dinamico della Seta.
A partire da questo innovativo museo – accanto ad altri “luoghi simbolo” della storia culturale e materiale di Mendicino, come Palazzo Del Gaudio-Campagna, Piazza Duomo e il sito naturalistico di Monte Cocuzzo – si rinnova ogni anno l’atteso appuntamento con “Radicamenti”, la Festival della Seta.
E cos’è il “radicamento” se non l’attaccamento vitale alla propria terra e all’identità che in essa fiorisce e, spesso, ri-fiorisce? Le radici di Mendicino si intrecciano a quelle dei gelsi, che fin dai tempi più remoti nutrivano a queste altitudini il baco da seta.
Quella storia la raccontano ancora oggi le donne anziane, che tramandano alle più giovani i gesti antichi che servivano a “coccolare” i bachi quando ancora li si teneva al caldo sotto il proprio letto.
Il festival “Radicamenti” – fatto di incontri culturali, momenti artistici, musicali e gastronomici – riallaccia il presente al filo sottile della memoria e diventa occasione unica di aggregazione e riflessione sulle buone pratiche che tengono in vita i piccoli centri e ne fanno strumenti efficaci di sviluppo locale.
La giornata conclusiva in cima a Monte Cocuzzo, tra le note del concertone finale e le sfumature fiammeggianti del tramonto sul Tirreno, vuole essere uno sguardo che dal passato abbraccia il futuro di questo splendido territorio.
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