Cattedrale di San Giovanni Battista
Prima del terremoto del 1693, l'edificio di culto sorgeva sotto le mura del castello medievale, dove oggi si trova la chiesetta di Sant'Agnese, edificata sulle sue rovine verso la fine del XVIII secolo. Gravemente danneggiata dal sisma, viene riedificata al centro del nuovo abitato di Ragusa, nel 1694. Nel 1718 si avviò un importante ampliamento sotto la direzione di Giuseppe Recupero e Giovanni Arcidiacono. La maestosa facciata, ricca di intagli e sculture e divisa in cinque partiti da grandi colonne e lesene bugnate, è arricchita da tre portali: quello centrale è ornato da colonne e statue che rappresentano l'Immacolata, il Battista e San Giovanni Evangelista. Davanti si apre un ampio sagrato, sopraelevato rispetto alla piazza sottostante e cinto da una balaustra in pietra pece del 1745. Il portale d'ingresso è affiancato da due coppie di colonne riccamente scolpite, che reggono un timpano spezzato; ai lati, le statue di San Giovanni Battista e San Giovanni Evangelista e, al centro, in un'edicola, la statua dell'Immacolata. Sul lato sinistro del prospetto svetta un campanile di cinquanta metri (1820). L'interno, a croce latina, con presbiterio absidato, è in pietra pece, oggi intonacato, con capitelli riccamente scolpiti dal capomastro Carmelo Cultraro nel 1731 e successivamente dorati. Le colonne riportano grandi cartigli coi versetti delle Sacre Scritture riferiti al Battista. Nel 1783, venne innalzata la cupola, successivamente rivestita in lastre di rame. Nella prima metà del secolo XIX gli altari delle navate laterali, originariamente scolpiti e dorati, furono trasformati in piccole cappelle. Nel 1848 viene realizzata la caratteristica pavimentazione costituita da lastre di pietra pece con intarsi in calcare bianco, mentre nel 1858 è costruito il grande organo "Serassi", con la sua monumentale cantoria in legno scolpito e dorato.