Luogo - Architettura
Museo della Cattedrale
Luogo:
Corso Italia, 87, Ragusa
Il museo della cattedrale è una realtà, un'istituzione della quale si sentiva la mancanza da tempo: la sua allocazione è oltremodo ottimale trovandosi in pieno centro storico (in corso Italia a pochi passi dalla prima chiesa della Diocesi, all’interno di uno dei palazzi più eleganti e sontuosi della città, costruito nel 1923 in stile architettonico settecentesco). Istituito con decreto vescovile di monsignor Angelo Rizzo il 7 novembre 1998, custodisce ed espone suppellettili sacre e oggetti di culto di pregevole fattura: sette le sale espositive che conservano reliquiari di santi venerati nel ragusano, un gran numero di oreficerie, gioielli episcopali, paramenti e testi liturgici e statue lignee frutto della devozione popolare. Le sale sono a riferimento cronologico: la prima è dedicata al periodo antecedente il terremoto dell’11 gennaio 1693, espone la cassa reliquiaria di San Giorgio in avorio e legno intarsiato, fattura veneziana del XIV secolo, una sacra scrittura di S. Agostino datata Lione 1493 e una mirabile borsa corporale del 1500. Passando alla seconda sala si rimane ammirati davanti agli oggetti di culto di San Giovanni Battista tra cui l’arca santa datata 1731. La terza e quarta sala sono dedicate alla custodia di suppellettili d’altare, di inusitata bellezza le 14 tele della Via Crucis del 1775 opera di Stefano Ragazzi di recente restaurate che illustrano lo struggente racconto della Passione del Cristo. Nella quinta sala si passa al periodo neoclassico con paramenti sacri fatti di pregiata seta ricamata in oro e argento datati XVIII e XIX secolo. La sesta sala è interamente dedicata al culto della Madonna: si ammirano corone da statua, dipinti e un pregiato stendardo processionale di fine ottocento appartenuto alla Confraternita del Santissimo Cuore della Madonna della Medaglia. Nell’ultima sala, la settima, si trovano gli oggetti sacri degli anni cinquanta eseguiti in seguito alla erezione della Diocesi di Ragusa avvenuta il 6 maggio 1950, tra cui anelli, croci episcopali e la preziosa Mitra di seta ricamata in oro del XIX secolo. Una struttura insomma che ben merita di essere fruita dalla gente, dai ragusani e da quanti visitano la nostra città, rappresenta un vanto per la comunità locale e per la cattedrale di San Giovanni Battista in particolare che nel 2002 è stata inserita nella World Heritage List dell’Unesco, diventando quindi patrimonio dell’umanità. Il museo è stato visitato dal vescovo monsignor Paolo Urso accompagnato dal parroco della Cattedrale padre Carmelo Tidona ed è rimasto ammirato della nuova struttura: «Adesso sarebbe bello potere ospitare nel piano superiore del palazzo una scuola di restauro» ha auspicato il Pastore della diocesi.